Volontariato

Rating etico: le pagelle di Agenzia europea investimenti

Promosse Eni e Saipem. Deludono Alleanza, Mediaset, Mediolanum, Ras, Seat, Tim e Telecom Italia

di Gabriella Meroni

E’ l’Eni la societa’ del Mib30 che rispetta maggiormente i principi etici nel rapporto con il mercato e nella gestione interna. E’ quanto risulta dalla classifica elaborata dall’Agenzia Europea di Investimenti sulla base dei principi espressi da Onu, Ocse, Organizzazione Internazionale del Lavoro e Unione Europea. In fondo alla graduatoria sette societa’: Alleanza, Mediaset, Mediolanum, Ras, Seat, Tim e Telecom Italia. Poco entusiasmante, secondo Cristina Popper, segretario del Comitato etico dell’Agenzia, il panorama dei titoli che compongono l’indice guida di Piazza Affari. Nessuno infatti si e’ meritato il rating massimo della ‘tripla E’, mentre soltanto Eni (EEE-) si e’ posta in particolare evidenza. Seguono Saipem (EE+), Italgas e Snam Retegas (EE). Il verdetto e’ stato compilato seguendo cinque standard etici che valutano il rispetto delle norme da parte delle societa’ e che sono ispirati ai dettami delle principali organizzazioni internazionali. I requisiti per ottenere una valutazione etica positiva, riguardano la posizione della societa’ sul mercato che non deve essere monopolistica; la corporate governance non vincolata da norme o patti di sindacato; il controllo proprietario diffuso e privo di azionisti di riferimento o, alternativamente, l’esistenza di un’azionista di controllo privo di interessi divergenti da quelli dell’azienda; avere consiglieri d’amministrazione e gruppo dirigente indipendenti anche dalla proprieta’ della societa’ e l’esistenza di un Codice di condotta, vigilato da un organo di controllo interno, che garantisca un operato trasparente e limiti i conflitti di interesse. Infine l’adozione di una procedura di verifica che gli investimenti siano conformi agli standard sociali e ambientali internazionali per dimostrare attenzione, anche con adeguati codici di comportamento interni ai processi d’approvvigionamento delle materie prime, della produzione e della distribuzione di beni e servizi. Alla luce di questi standard, il Comitato non ha giudicato le societa’ secondo la merceologia o l’attivita’ di riferimento, ma secondo la struttura dell’assetto proprietario e la conduzione dei procedimenti interni all’azienda. Secondo la Popper, infatti, ”osservare esclusivamente l’area merceologica di una societa’ sarebbe limitativo”, mentre occorre ”fornire elementi oggettivi di valutazione”, che l’Agenzia europea di investimenti ha rintracciato nei principi espressi dalle varie organizzazioni internazionali. Scopo dell’Agenzia e’ passare al setaccio tutte le societa’ quotate in Piazza Affari e, successivamente, quelle che compongono i panieri degli indici guida delle principali borse europee. Tramite queste indicazioni, la Sgr controllata dall’Agenzia, che ha gia’ ricevuto l’autorizzazione da Consob ad operare, presentera’, entro la meta’ di luglio, i propri fondi etici di investimento, ispirati esclusivamente a tali principi. Ecco le valutazioni espresse dall’Agenzia europea di investimenti sulle societa’ che compongono l’indice Mib 30: – EEE : nessuna; – EEE-: Eni; – EE+ : Saipem; – EE : Italgas, Snam Retegas; – EE- : Autostrade, Montepaschi, Unicredit; – E+ : Enel, Generali, San Paolo Imi; – E : Fiat, Olivetti, Bnl, Capitalia, Bulgari, Intesa Bci, Mediobanca, Pirelli, Fideuram – E- : Alleanza, Ras, Seat, Tim, Mediaset, Mediolanum, Telecom Italia. Non e’ ancora disponibile la valutazione su Aem, Finmeccanica, Stm e Bipop.


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