Formazione

Rating etico: buono solo per BPM, BPU e Popolare di Verona

E’ quanto emerge dalle stime del rating etico sulle 33 banche quotate in borsa fatte dall'Agenzia Europea di Investimenti - Standard Ethics (AEI)

di Francesco Maggio

Giudizio positivo sulla solidità, negativo sulla concorrenza. Voto finale: insufficiente. E? quanto emerge dalle stime del rating etico sulle 33 banche quotate in borsa fatte dall’Agenzia Europea di Investimenti – Standard Ethics (AEI), ora controllata dai Fleet & Temple e da Edging Europe, società di consulenza belga. Nella classifica, che utilizza come parametri quelli previsti dalle normative approvate da Nazioni Unite, Ocse e Unione Europea, gli unici istituti che si aggiudicano la sufficienza, pur senza eccellere, sono la Popolare di Verona e Novara, le Banche Popolari Unite e la Popolare di Milano. Valutata con EE+ la prima e con EE le altre due, mentre tutte le altre societa’ bancarie quotate arrivano al massimo a E+, vale a dire 4,757 decimi su una scala di 10. Tra gli istituti bancari meno meritevoli, si leggono i nomi di Monte dei Paschi di Siena, Unicredit e Popolare di Lodi. A seguire Mediolanum, Banca Intesa, Banca Profilo, Capitalia, Bnl, Banca Fideuram, Banca Ifis, San Paolo Imi, Finecogroup, Credito Artigiano. Per citarne alcuni. Una società, per ottenere una tripla ‘E’, ”deve prevedere nel proprio statuto il rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani approvata nel 1948 a New York e, in termini generali, deve adeguarsi alle norme sulla responsabilità sociale d?impresa e di corporate governance”, ha ricordato il direttore esecutivo dell’Agenzia Europea di Investimenti Jacopo Gavazzoli Schettini in un incontro con la stampa. E, per una società quotata, attenersi rigorosamente agli standard internazionalmente riconosciuti significa, secondo Aei, non far parte di un cartello monopolistico, avere un capitale non vincolato da norme o patti parasociali, non avere azionisti di riferimento e avere consiglieri d’amministrazione indipendenti dalla proprietà.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.