Politica

Rapporto Pit servizi: bocciati trasporti e telefoni, Poste così così

L’indice di non gradimento dei cittadini italiani sui servizi pubblici è stato presentato oggi

di Gabriella Meroni

Trasporti fanalino di coda dei servizi di pubblica utilità in Italia, nonostante qualche segnale di ripresa. Male anche la Pubblica amministrazione e le telecomunicazioni. Si salvano le Poste, al centro di poderoso processo di ammodernamento.
Questo l?indice di (non) gradimento dei cittadini italiani alla luce dei risultati della classifica dei servizi di pubblica utilità realizzata da Pit servizi (il progetto integrato di tutela dei diritti promosso nel 1999 dai Procuratori dei cittadini di Cittadinanzattiva con il patrocinio e il sostegno della Commissione Europea), presentato oggi nel corso della II Settimana della cittadinanza attiva.
Secondo Giustino Trincia, Procuratore nazionale dei cittadini di Cittadinanzattiva, ?i dati forniscono una ulteriore conferma della delicata fase in cui si trova il processo di liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità nel nostro Paese. Emerge su tutte la necessità di dare più sostanza al punto di vista dei consumatori, attribuendo loro strumenti più efficaci di tutela dei propri diritti. Non è affatto estraneo a tutto ciò la possibilità per il cittadino di sperimentare forme di partecipazione civica, volte cioè a favorire il miglioramento degli standard di adeguatezza, accessibilità, sicurezza, trasparenza e di risolvibilità delle controversie, nei servizi di trasporto, postali, assicurativi e finanziari, di telecomunicazione, dell?energia, della pubblica amministrazione?.

Pit servizi ha raccolto 3.033 casi in quattordici mesi, dal febbraio del 2000 all?aprile del 2001 (il doppio rispetto ai 1.596 della prima edizione, nella quale venne considerato un periodo di dieci mesi di attività del servizio).
Ha stabilito 26.000 contatti circa, stabiliti, durante il periodo preso in considerazione, tramite accesso al sito internet di Cittadinanzattiva, e risolto l’86,6% dei casi.

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