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Rapporto Istat: Irpef +7,5% nel 2001

Lo dice il Rapporto sui conti economici relativo al 1998-2001

di Redazione

Nel corso del 2001 l’Irpef è lievitata al 7,5%. Questa crescita è da imputare prevalentemente alle imposte delle amministrazioni locali. E’ quanto rileva l’Istat nel Rapporto sui conti economici 1998-2001. In generale, la pressione fiscale complessiva, sempre nel 2001, si era attestata al 42,4% dal 42,5% dell’anno precedente. ”L’evoluzione della pressione fiscale italiana nel 2001 – si legge nel rapporto – è il risultato di una dinamica diversificata delle componenti interne del prelievo obbligatorio. Infatti, le imposte correnti sul reddito ed il patrimonio hanno mostrato elevati tassi di crescita (pari al 7,5%) sostenuti in particolare dall’Irpef che, al lordo dell’addizionale regionale e comunale, è cresciuta di circa il 7.5%, dall’Irpeg, su cui hanno influito la crescita dei profitti del 2000 e la riduzione dell’acconto fissata a partire da tale anno, dall’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni dei beni aziendali introdotta nell’ambito della manovra per il 2000, da cui sono derivati introiti pari a poco meno di 5 mld di euro, superiori al previsto”. Un gettito, questo, per l’Istat, che ha più che compensato la flessione complessivamente registrata dalle imposte sui redditi da capitale e sui capital gain.


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