Cultura

Rapporto Istat: Forum, perché ignora Terzo settore?

Lo stupore di Edoardo Patriarca

di Gabriella Meroni

‘Stupisce che il Rapporto Istat 2004, nel fotografare la situazione delle famiglie in Italia, non abbia tenuto in considerazione le attivita’ del Terzo Settore, la rete formale a sostegno del welfare”: lo afferma Edoardo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo Settore. ”Ci preoccupa – spiega Patriarca – che il welfare si basi sempre piu’ sulla disponibilita’ delle famiglie, in realta’ sempre piu’ abbandonate e sole nelle attivita’ di cura; e non si creda che la ‘risorsa famiglia’ sia una fonte inesauribile. Una vera politica attenta alle famiglie chiede che siano attivati servizi di sostegno alle attivita’ di cura”. ”La scelta dell’Istat di non inserire nel suo rapporto annuale il Non Profit, settore che vale circa l’1,6% del pil e che, secondo le ultime stime, fornisce oltre un milione di posti di lavoro retribuiti – continua Patriarca – non vorremmo nascondesse una visione della solidarieta’ sociale privatistica e del fai da te”. ”Se e’ vero, come afferma l’Istat, che solo l’8% dei bisogni delle famiglie e’ sostenuto dal volontariato, e immaginiamo che questo dato comprenda tutto il non profit, e’ evidente – afferma Patriarca – che il mondo della solidarieta’ organizzata ha ancora insperate potenzialita’ di sviluppo, a condizione che si avviino politiche tese al suo sostegno, purtroppo assenti in questi anni fatta salva la legge ‘Piu’ dai meno Versi’: la legislazione e’ ferma agli anni 90”. ”La realta’ del terzo settore – conclude Patriarca – e’ composta da soggetti di natura privata che hanno a cuore la propria autonomia ma che accettano la sfida di essere soggetti pubblici a tutto tondo: non solo erogatori di servizi ma soggetti politici, che vogliono contribuire a indirizzare le politiche sociali del nostro Paese”.


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