Non profit

Rapporto Caritas: nel 2001 18 milioni di euro per 100 progetti

Don Vittorio Nozza presenta il bilancio delle attività internazionali dell'ente

di Gabriella Meroni

‘Globalizzare la solidarieta”: e’ questa la filosofia che anima gli interventi svolti in tutto il mondo dalla Caritas. Alla presentazione del Rapporto 2001 delle attivita’ internazionali, don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana, ha evidenziato come il bilancio per l’anno appena trascorso sia comunque positivo.

Tra gli oltre 18 milioni di euro spesi per 100 progetti nei 5 continenti, si e’ registrato infatti un significativo aumento a sostegno dei progetti di pace e riconciliazione (+74%), promozione socio-economica (+33%), attivita’ di accompagnamento alle chiese locali (+200%), nonche’ una diminuzione nelle spese di gestione (-5%). Rispetto all’anno precedente, il Rapporto 2001 evidenzia una redistribuzione piu’ armonica dei fondi, dovuta in parte alla stabilizzazione dell’area balcanica, cui erano stati destinati la maggior parte dei fondi raccolti. I fronti caldi, su cui attualmente si stanno concentrando gli aiuti, sono l’Afghanistan e l’India in Asia, la regione dei Grandi laghi in Africa, l’Argentina e l’area del CentroAmerica colpita dall’urugano Mitch.

Grande attenzione e’ sempre rivolta ai Balcani (ben 3 i progetti nella zona, tra cui la riabilitazione delle vittime di violenza e tortura) e alle guerre ‘dimenticate’ dalla comunita’ internazionale, come il conflitto in Birmania. ”Nonostante i drammi cui abbiamo assistito nel 2001, a partire dai terremoti che hanno colpito India e Peru’, per arrivare al G8 e agli attentati dell’11 settembre, la solidarieta’ espressa da privati e diocesi (ben l’86,6% dei finanziatori) non e’ mai diminuita”, spiega Nozza. Una certa amarezza e’ stata espressa invece da Roberto Rambaldi, vicedirettore della Caritas, per i ‘non risultati’ del Vertice Fao, appena concluso, ”in cui si sono solo ribaditi gli stessi obiettivi che gia’ erano stati posti nel ’96, senza chiedersi invece perche’ non siano stati raggiunti, che cosa si e’ sbagliato”.

Confermate le critiche e le perplessita’ relative alla legge Bossi-Fini sull’immigrazione. ”Questo ddl non e’ rispettoso della realta’ da cui provengono i rifugiati politici che chiedono asilo nel nostro Paese – commenta Nozza-. I Centri di Permanenza Temporanea, che gia’ avevamo contestato ai tempi della legge Turco-Napolitano, rischiano di trasformarsi in vere e proprie carceri. Per questo chiediamo che durante il dibattito al Senato si rivedano le posizioni in merito ai ricongiungimenti familiari, ai permessi di soggiorno e agli sponsor”. Il prossimo appuntamento e’ per il 17-20 giugno a Bellaria (Rn), in occasione del 28esimo convegno nazionale delle Caritas diocesane, per ribadire e confrontarsi sull’impegno a coniugare le situazioni di emergenza con la quotidianita’.

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