Non profit
Rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia
Presentato nel luglio 2010 dai Ministri Sacconi e Fazio
L’Italia, oltre a presentare una differenza marcata tra Regioni in termini di spesa e di efficacia nell’area sanitaria, registra, probabilmente di conseguenza, una uguale eterogeneità in ambito assistenziale.
Il divario Nord – Sud emerge in tutta la sua forza con Veneto – Friuli Venezia Giulia – Emilia Romagna – Lombardia che “prendono in carico” a diverso titolo (in rapporto alla popolazione!) il triplo degli anziani non autosufficienti di Campania, Puglia, Calabria. Lo stesso parametro raggiunge il valore di 4 -5 volte se si considera la percentuale di anziani tenti di strutture.
Sono alcuni dati contenuti nel rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia presentato questa mattina dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e dal Ministro della Salute, Ferruccio Fazio.
Il Rapporto, che raccoglie il contributo di molti studiosi della materia, fotografa il fenomeno della non autosufficienza e delle politiche poste in essere in Italia e nel resto dei Paesi europei al fine migliorare l’assistenza e la presa in carico delle persone non autosufficienti.
Il Rapporto si configura come un utile strumento per incentivare il confronto fra Governo, Regioni e organizzazioni sociali, con l’obiettivo di promuovere in tutto il Paese modelli socio-sanitari integrati, capaci di coniugare le esigenze di sostenibilità finanziaria con quelle di una più efficace inclusione delle persone non autosufficienti.
Sono almeno 2,6 milioni, in Italia, le persone non autosufficienti, di cui 2 milioni di anziani. Un problema, che riguarda ormai quasi una famiglia su dieci e che diventerà sempre più pressante, con l’invecchiamento della popolazione. E la risposta italiana – a differenza di altri paesi europei, dove la non autosufficienza ha fondi dedicati – sta in un mix tra pubblico e privato, basato una commistione tra assistenza pubblica e fondi integrativi previdenziali. È quanto emerge col ”Rapporto sulla non autosufficienza” presentato oggi dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Attualmente, le persone con più di 65 anni sono oltre il 20 per cento della popolazione italiana, ma si prevede che tra quarant’anni diventino il 34,5 per cento. Col numero delle persone bisognose d’assistenza lieviteranno anche i costi di assistenza. Oggi, a fronte di 6,3 miliardi spesi dallo Stato per le indennità di accompagnamento, le famiglie italiane spendono oltre 9 miliardi per retribuire le 774 mila badanti attualmente in servizio. Per questa figura professionale sempre più diffusa, il rapporto propone agevolazioni fiscali, che favoriscano l’emersione dal nero. Entrando nel dettaglio dei dati Istat, presi come riferimento dal Rapporto, le persone che vivono ”confinate nell’abitazione” sono 130.000; in una famiglia su dieci vive almeno un componente con problemi di disabilità. In questo ambito, sono oltre 1.700.000 le persone con invalidità motoria (3 per cento della popolazione); oltre 500.000 le persone che hanno una invalidità per malattia mentale (0,9 per cento della popolazione) e il 5,3 per cento della popolazione (il 7,4 donne, il 3,1 uomini) dichiara di soffrire di ansietà cronica e di depressione. Tra le regioni, la Liguria è quella che ha la più alta percentuale di anziani, il 26,8 per cento, seguita a Nord Ovest dal Piemonte (22,7%), poi da regioni del Centro come: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e, infine, dal Friuli. Il Sud e le isole hanno un peso decisamente minore della popolazione anziana (fino a 5 punti in meno della Campania).
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/Notizie/20100721_Rapporto_nonautosufficienza_2010.htm
***
L’Istituto Cortivo, da oltre 25 anni protagonista della formazione nel sociale in Italia, terrà conto dei dati esposti nel Rapporto in sede di didattica dei corsi per Operatore socio assistenziale.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.