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Rana Plaza: le aziende responsabili finalmente pagano

Raggiunto l’obiettivo per il risarcimento delle vittime, un risultato importante, arrivato però troppo tardi, a causa della reticenza a pagare delle multinazionali coinvolte. Decisivo l’impegno della società civile

di Redazione

Hanno finalmente ricevuto il giusto risarcimento, le vittime della tragedia del Rana Plaza e le loro famiglie. Ad affermarlo è Clean Clothes Campaign, l’organizzazione che ha portato avanti la campagna per assicurare che i diritti dei sopravvissuti e delle famiglie di chi non ce l’ha fatta fossero rispettati. Il Rana Plaza Donors Trust Fund ha raggiunto così i 30 milioni di dollari di compenso versati dalle aziende che subappaltavano la manifattura degli abiti ai laboratori che avevano sede nell’enorme palazzo di Dacca, in Bangladesh, crollato nell’aprile 2013, nel più tragico incidente sul lavoro della storia recente.

“Abbiamo aspettato tanto, ora tutte le famiglie coinvolte nel disastro, riceveranno finalmente il denaro che gli spetta e possono finalmente concentrarsi sulla ricostruzione della propria vita. E’ un momento importante per la giustizia.” Ha dichiarato Zeldenrust, di Clean Clothes Campaign. “Ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno dei cittadini e dei consumatori in Europa, che hanno seguito la campagna negli ultimi due anni. Insieme abbiamo dimostrato ancora una volta che ai consumatori importa chi fa i propri vestiti e che le loro azioni possono davvero fare la differenza.”

La Clean Clothes Campaign fa sapere comunque che continuerà a sostenere le vittime nella battaglia legale per ottenere i risarcimenti aggiuntivi, che esulano dall’accordo stipulato con il governo del Bangladesh, che prevedeva appunto l’istituzione del fondo e che continuerà ad impegnarsi per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori. “E’ stata una vittoria enorme, ma ha tardato troppo ad arrivare”, ha dichiarato Zeldenrust. “Aziende con un profitto annuale di oltre 20 miliardi di dollari hanno impiegato oltre due anni a stanziare 30 milioni di dollari, con una pressione pubblica notevole. Dobbiamo trovare un modo per assicurare che i risarcimenti diventino obbligatori per legge, e non solo una necessità, quando l’opinione pubblica impedisce che si faccia finta di niente.” 1134 persone sono morte nel crollo del Rana Plaza, il 24 aprile 2013, centinaia sono rimaste ferite.

Foto: MUNIR UZ ZAMAN/AFP/Getty Images

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