Raitv, uno spot esilarante

Lo spot trasmesso da ieri sera su tutte le reti radiofoniche e televisive della Rai è stato voluto dal principale sindacato dei giornalisti Rai (l’Usigrai) in collaborazione con il sindacato nazionale dei giornalisti. Lo scopo del messaggio è la richiesta di soldi (pudicamente chiamate “risorse”); Soldi per, recitano i messaggi accompagnati da una musica retorica, “Il passaggio al sistema digitale, per l’alfabetizzazione all’uso delle tecnologie”, e soprattutto per “produrre prodotti di qualità nei diversi generi, eventi popolari che non possono andare soltanto al pubblico delle tv a pagamento, e soprattutto una ricca offerta di informazione, autorevole, autonoma, perché oggi è cresciuto in tutti il bisogno di sapere e capire”. Proprio così. Ma con che faccia i giornalisti e dirigenti Rai spacciano un tema così importante come quello di un’informazione autorebole, autonoma e pluralista, come un problema di “risorse”?
Mai la Rai, che pure grazie ad una tassa intasca 1500 miliardi l’anno, non era mai caduta così in basso come nelle ultime stagioni riducendo la sua offerta informativa all’overdose del maggiordoma Vespa.
Cari colleghi della Rai il vostro non è un problema di risorse ma di testa.