Non profit

Rai Una regola per le raccolte fondi via etere

Ha finalmente una regola la raccolta fondi attraverso i canali Rai a favore di associazione ed enti senza fine di lucro.

di Antonietta Nembri

Ha finalmente una regola la raccolta fondi attraverso i canali Rai a favore di associazione ed enti senza fine di lucro. Una battaglia portata avanti in questi mesi e che ha ottenuto ascolto. La regolamentazione, approvata dai vertici di viale Mazzini, entrerà in vigore il primo gennaio 1998. Da quella data, infatti, non sarà solo fondamentale comunicare che si raccolgono i fondi, ma la ragione per la quale si chiedono.
E tutto il processo informativo viene regolamentato nell?ottica di una maggiore trasparenza. Un risultato positivo che però non deve essere considerato un punto di arrivo. «È importante che quello che ha fatto la Rai diventi un?opportunità del Terzo settore per recepire questi criteri e poi proporli in tutte le iniziative di comunicazione», dice Angiolino Lonardi, responsabile del Segretariato sociale Rai. Si tratta insomma di uno spunto per il Terzo settore, perché si doti di un codice che i suoi appartenenti seguano.
Se il mondo del volontariato seguirà questo schema, potrà diventare un metro di giudizio anche per altri nell?ottica di una maggiore trasparenza. «Si tratta di una sfida anche a tutte le realtà pubbliche che propongono campagne di comunicazione nella speranza che questo diventi uno stile di comportamento». Un criterio, insomma, che non si deve fermare al decalogo approvato dalla Rai, ma diventare un vero e proprio cambiamento di rotta. Anche rispetto agli altri gestori della comunicazione, come le televisioni private.
A.Ne.

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