Politica

Rai, firmato il contratto di servizio

L'ente televisivo e il ministro delle comunicazioni hanno siglato l'accordo che fisse le regole del servizio pubblico sino al 2009. Scarica il testo

di Redazione

È stato firmato oggi il Contratto di servizio tra la Rai e il Ministero delle Comunicazioni. “Un documento che – ha spiegato il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni – impegna la Rai in tre grandi direzioni: più qualità nell’offerta; innovazione tecnologica; e tutela dei diritti”. Il contratto, valido fino al 2009 e che “ribadisce le ragioni stesse del servizio pubblico”, come ha detto il presidente della Rai Claudio Petruccioli, sarà anche oneroso e “ieri il Cda mi ha impegnato – ha aggiunto -a segnalare alcuni aspetti problematici”. Secondo il direttore generale Claudio Cappon e il suo vice Giancarlo Leone, è di circa 100 milioni di euro il costo per la copertura dell’85% della popolazione in un anno con il digitale terrestre.

Soddisfazione è stata espressa dall’Adiconsum: “Il contratto di servizio che Rai e Ministero delle Comunicazioni hanno firmato questa mattina – ha detto Paolo Landi, segretario generale Adiconsum – recepisce le proposte che Adiconsum ha portato in sede di audizione pubblica, battendosi poi in tutte le sedi competenti perché venissero inserite nel contratto”. Secondo l’Associazione rimane però un neo: i tempi troppo lunghi per attuare l’impegno a trasmettere in chiaro tutti i programmi delle tre reti generaliste sul satellite.

Fra le proposte recepite nel contratto, Adiconsum ricorda “l’estensione del Servizio universale su tutte le piattaforme che progressivamente si renderanno disponibili all’utenza”, “la sperimentazione delle nuove tecnologie trasmissive, tra cui spicca l’Alta definizione”, “lo spazio da dedicare alle materie consumeristiche”, “l’avvio della radio digitale”, “l’attuazione di nuovi indici di qualità da affiancare all’Auditel” e “la maggiore programmazione e più tutela per i minori”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.