Cultura

Rai: da Foglio critiche a maggioranza

"Un ballo da manicomio", scrive il giornale di Ferrara che accusa la Cdl "di stravolgere le regole in pubblico"

di Giampaolo Cerri

Anche il Foglio contro la maggioranza per l’affaire Rai. Il quotidiano di Ferrara definisce ”un ballo in un manicomio” quello che e’ successo tra governo e maggioranza sulla vicenda del Cda Rai. In un editoriale, non firmato, la critica ai vertici della Cdl per come hanno gestito la faccenda Rai e’ netta (”sono usciti tutti pazzi e hanno calpestato le regole in pubblico”). Visto che Silvio Berlusconi, si legge, ”e’ proprietario dell’azienda televisiva concorrente della Rai e oggi fa di mestiere il presidente del Consiglio che lo pone in potenziale e permanente conflitto di interessi fra i due ruoli”, il governo e la maggioranza avrebbero dovuto ”per lo meno rispettare con scrupolo maniacale le regole istituzionali che riguardano l’azienda pubblica radiotelevisiva”. ”E che cosa hanno fatto invece? – si legge ancora nell’editoriale – Sono usciti tutti pazzi e quelle regole le hanno non soltanto calpestate, ma le hanno calpestate in pubblico, per di piu’ con il timbro del grottesco”. ”Prima – spiega ‘Il Foglio’ – hanno accettato e vezzeggiato l’idea che quella azienda si potesse amministrare con la maggioranza del Cda dimissionaria provocando un disastro di gestione e di credibilita’ di rilevanti proporzioni”. Poi, aggiunge, ”apertasi, come era prevedibile, una crisi nella maggioranza” hanno dovuto chiuderla ”con le dimissioni dei due giapponesi”. Ieri pero’, continua il racconto, ”probabilmente su suggerimento del Cavaliere il presidente della Rai e il suo compagno di sventura hanno inviato una lettera piuttosto irrituale ai presidenti delle Camere: ci dimettiamo solo quando avrete deciso i nuovi nomi”. Dettando cosi’ le condizioni a Pera e Casini. Nel frattempo ”la maggioranza si e’ riunita intorno al capo dell’esecutivo” e ha trovato un accordo e i nomi. Accordo che e’ stato prima annunciato da Bossi, mentre i nomi dei nuovi consiglieri venivano letti al ‘Maurizio Costanzo Show’. A questo punto ”i presidenti delle Camere – si spiega sempre nell’editoriale – bellamente sputtanati si sono rivoltati e hanno dichiarato nullo l’accordo”. ”Sabato – conclude – avevamo parlato della Rai come di una catastrofe per il governo. Ma catastrofe e’ parola grossa e troppo seriosa per definire un ballo in manicomio…”


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