Salute

Raggiunto il picco, si scende

Lo dice il ministero. Ma per ora il vaccino è un flop

di Gabriella Meroni

«Durante la 46esima settimana di sorveglianza (dal 9 al 15 novembre, ndr) la curva epidemica dell’influenza sta raggiungendo probabilmente il picco epidemico con un livello di incidenza pari a 12,53 casi per 1000 assistiti, superiore al picco raggiunto in molte stagioni influenzali precedenti»: queste le parole del ministeo della Salute che ha pubblicato il 24 novembre l’ultimo report sull’andamento dell’influenza in Italia. Il picco dunque è stato raggiunto, quindi i casi di contagio dovrebbero iniziare a scendere. Un andamento temporale, sottolinea il ministero, che fa di questa influenza un caso a parte rispetto alle altre: dal 2004 a oggi infatti il picco delle sindromi influenzali si raggiungeva sempre tra la terza e la settima settimana dell’anno, quindi all’incirca tra il 20 gennaio e il 20 febbraio.

Quanto ai vaccini, per ora la campagna pro immunizzazione sembra non aver avuto molta presa sugli italiani: al 20 novembre infatti – informa sempre il ministero – erano già state consegnate ai centri vaccinali circa 4 milioni di dosi di vaccino, ma solo poco più di 333mila italiani avevano effettivamente ricevuto l’iniezione. La percentuale dei vaccini utilizzati al 20 novembre è dunque pari circa all’8%.

Ma ecco i dati della diffusione dell’epidemia per fasce d’eta. «Durante la 46esima settimana del 2009, 990 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 12,53 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 28,19 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è pari a 40,78, nella fascia 15-64 anni a 7,65 e tra gli individui di età pari a 65 anni e oltre a 1,51 casi per mille assistiti».


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