Formazione
Ragazzo mangia hamburger per un mese. E si ammala
È successo al newyorchese Morgan Spurlock, che ha realizzato anche un film sul suo singolare "esperimento"
Morgan Spurlock, un newyorchese di 33 anni, si è offerto volontario per un singolare esperimento: mangiare da McDonald?s per 30 giorni di fila e misurare poi l?impatto che una dieta del genere avrebbe avuto sulla sua salute.
I risultati, ha raccontato Spurlock al quotidiano The New York Post, sono stati disastrosi: dopo un mese di cheeseburger e patatine fritte, bibite gassate e dolci ipercalorici il giovane americano è ingrassato 10 chili e ha visto aumentare il suo colesterolo da 165 a 230. Non solo: Spurlock ha sofferto anche di calo della libido, mal di testa e depressione. ?Mi sono venuti i brufoli e una pancia enorme?, ha raccontato ancora il giovane al giornalista che l?ha intervistato. ?E facevo schifo alla mia ragazza, che è vegetariana?. ?Era un ragazzo in perfetta salute?, testimonia sul Post il dottor Daryl Isaacs, medico di famiglia di Morgan. ?Poi si è ammalato, anche se non mi sarei aspettato che tutto avvenisse così in fretta. Mi hanno sconvolto in particolare le analisi al fegato: erano del tutto anormali?. Ora la cavia umana del panino è tornato come prima, ?semplicemente smettendo di mangiare quella roba?, conclude il dottor Isaacs.
Ma Spurlock ha fatto di più che spiattellare la sua storia ai giornali: ha realizzato anche un cortometraggio-documentario, appena presentato al Sundance film festival, e che ora è in cerca di un distributore. Il film si intitola ?The super size me? (più o meno: ?io versione taglia forte?) e parla comunque più in generale della piaga dell?obesità degli Stati Uniti, causata secondo l?autore proprio dal cibo dei fast food.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.