Economia

Ragazzi, sapete gestire i vostri soldi? Vi aiuteranno i coetanei con un’app

Sette ragazzi (poco più che ventenni) porteranno l’Educazione finanziaria nelle scuole superiori. Il progetto, nato proprio tra i banchi di scuola, e messo a punto dal team di Finanz Road Tour, aiuterà a colmare il grave ritardo che ha l’Italia in questo settoreDa oggi al via la campagna di raccolta fondi con #BiUniCrowd

di Sabina Pignataro

Gireranno l’Italia con un obiettivo: offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado gli strumenti per acquisire competenze finanziarie. Sono i giovanissimi componenti del team di Finanz Road Tour, che puntano ad avviare il progetto attraverso Bicocca Università del Crowdfunding, il programma di finanza alternativa dell’Ateneo che promuove lo sviluppo di progetti innovativi e idee imprenditoriali. La campagna di raccolta fondi parte oggi.

L’idea l’hanno avuta, proprio tra i banchi di scuola, tre compagni di classe: Lorenzo Perotta, Matteo Longoni e Alessandro Caccia. Spinti dalla consapevolezza di sapere poco di finanza, si sono presto resi conto di non essere gli unici: quanto a competenze finanziarie il nostro Paese è al 25esimo posto sui 26 presi in esame dall’Ocse e solo un italiano su due conosce il significato di tasso di interesse. Da quella intuizione sono trascorsi tre anni. Il gruppo iniziale si è allargato divenendo un team con competenze multidisciplinari e con un’età media di appena 22 anni. Ne fanno parte anche Sara Bernardini, Giacomo Gallazzi, Andrea Pasini e Matteo Spreafico.

Il sistema messo a punto per rendere facile e divertente l’approccio ai temi della finanza da parte dei ragazzi prevede l’utilizzo di una app ad accesso gratuito. L’utente che si registra viene profilato da un algoritmo in base a interessi, livello di studi e grado di conoscenza delle nozioni finanziarie. Questo consente di definire un “piano di studi” personalizzato che può essere seguito con l’aiuto della stessa app che funge da tutor personale, aggiornando il percorso in base ai progressi o alle difficoltà incontrate dall’utente. Il programma, inoltre, prevede anche corsi tradizionali.

«Per costruire un futuro economicamente sano, è fondamentale promuovere l’educazione finanziaria sin dalla scuola. I giovani – sottolinea il team leader Lorenzo Perotta – devono acquisire le basi della finanza per imparare a gestire i propri soldi in modo consapevole. Per questo, Finanz si impegna a fornire gli strumenti e le risorse necessarie per sostenere questo importante processo educativo. Sostenere il nostro progetto significa garantire un futuro di successo e felicità alle nuove generazioni, permettendo loro di acquisire la libertà di scelta attraverso l’educazione finanziaria».

Finanz Road Tour è stato selezionato tra i dieci progetti che sono stati candidati nella sezione a tema libero della quinta call di #BiUniCrowd grazie anche alle sue potenzialità di sviluppo. Non a caso, lo scorso anno il team che lo propone è stato indicato come startup del mese dal centro di innovazione Le Village by Crédit Agricole.

È possibile sostenere il progetto Finanz Road Tour anche con un piccolo contributo collegandosi alla pagina dedicata su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. La campagna avrà la durata di 60 giorni. L’obiettivo è raccogliere 10mila euro, ma già al raggiungimento del 50% del target scatterà il co-finanziamento da parte dell’Università di Milano-Bicocca.

Scuola, se l'educazione finanziaria arriva sui banchi

Come raccontavamo qui, pochi giorni fa il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge Competitività che, tra l’altro, inserisce l'educazione finanziaria nell'insegnamento dell'educazione civica. Così, finalmente, temi quali la finanza, il risparmio, l’investimento e speriamo tanto altro ancora, entreranno nelle aule delle nostre scuole e verranno trattati con un approccio interdisciplinare e trasversale. Al fine di promuovere la cultura finanziaria, il ddl prevede forme di cooperazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.