Non profit
Rafforzato il Comitato per il microcredito
Una direttiva, appena pubblicata in Gazzetta, ridefinisce le competenze e rafforza il ruolo del non profit
Con una direttiva che richiama il microcredito “come uno strumento di welfare, che si colloca sia nell’ambito delle politiche del lavoro che in quelle per l’inclusione sociale”, la Presidenza del consiglio ha emanato una direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.220 del 20 settembre 2010, che ridisegna e potenzia le competenze del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito.
Si tratta di un passo ulteriore, dopo il via libera al Dlgs n.141 di riforma dei contratti di credito ai consumatori, per rafforzare l’azione di inclusione sociale e start up di microimprese nel nostro paese.
Obiettivo della direttiva è quello di “ricostruire lo scenario di riferimento delle iniziative di promozione del microcredito e della microfinanza in Italia, al fine di favorire la governance di questi strumenti a livello centrale e locale, e ad attivare un’azione di monitoraggio e di indirizzo in materia”. Potenziamento e monitoraggio di cui sarà protagonista proprio il Comitato presieduto dall’onorevole Mario Baccini.
In piena sintonia con l’apertura al non profit espressa nel decreto legislativo pubblicato a inizio settembre, anche questa direttiva richiama direttamente il ruolo strategico del Terzo settore nelle iniziative di microcredito e micro finanza.
Si legge, infatti che “rientrano nelle iniziative di microcredito e microfinanza, e come tali nell’ambito di azione del Comitato nazionale italiano per il microcredito:
– i progetti di microcredito sociale finanziati a livello pubblico, privato e del terzo settore;
– i progetti di microcredito imprenditoriale finanziati a livello pubblico e privato;
– tutti gli strumenti ed i prodotti finanziari che possono essere impiegati eticamente per favorire l’inclusione finanziaria e sociale delle fasce piu’ deboli;
– i servizi di microfinanza finalizzati all’erogazione e gestione di microcrediti, ossia il supporto tecnico all’attivita’ svolta dai beneficiari (misure di accompagnamento): verifica dei requisiti previsti per l’accesso ai finanziamenti, studi di fattibilita’, orientamento, assistenza alla redazione delle richieste di finanziamento per la creazione di microattivita’ imprenditoriali e per il reinserimento lavorativo, assistenza allo start up d’impresa, educazione alla microfinanza e tutoraggio continuo ai beneficiari dei finanziamenti, monitoraggio del rientro dei microcrediti concessi per la sostenibilita’ del microcredito;
– i progetti di sostegno all’accesso al credito delle micro e piccole imprese nell’attuale momento di recessione economica sostenuti da Camere di commercio, Associazioni imprenditoriali, ecc.
Per leggere il testo integrale della direttiva cliccare qui.
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