Arte

Raccolte oltre 2mila firme per impedire la chiusura dell’Atelier sul Mare

Intellettuali, professionisti, giornalisti, cittadini comuni si stanno facendo sentire affinché l'Atelier sul Mare di Castel di Tusa (Me) non cessi di esistere. Una solidarietà che sta abbracciando calorosamente il suo ideatore e creatore, Antonio Presti, artista siciliano che ha cambiato il proprio teritorio grazie alla bellezza dell’arte

di Gilda Sciortino

Sono felice che attorno a me si sia ricompattata la comunità dell’arte

— Antonio Presti

La petizione ha già superato le 2mila firme ( https://chng.it/j8hw2cH6Vm)  e non intende fermarsi perché l’Atelier sul Mare di Castel di Tusa (Me), piccolo borgo nei pressi di Cefalù, deve riaprire.

Albergo-museo d’arte contemporanea, unico nel suo genere, inaugurato il 20 maggio del 1990, 40 stanze, la metà delle quali vere e proprie opere d’arte che portano la firma di artisti di fama internazionale, un’ispezione dei Nas della scorsa primavera aveva rivelato la necessità di effettuare alcuni lavori nella zona cucina e in altri ambienti dedicati all’accoglienza degli ospiti. Lavori ai quali Presti provvede in gran parte, nonostante i costi impossibili da sostenere ma, nel frattempo, il Comune nega l’autorizzazione all’esercizio dell’attività alberghiera, così l’Hotel rimane chiuso.

Antonio Presti (foto: Antonio Presti)

Un affronto per Antonio Presti, visionario nel senso più nobile del termine, già ideatore della Fiumara d’Arte, museo a cielo aperto costituito da opere anche in questo caso realizzate da artisti contemporanei provenienti da ogni parte del mondo, che alla bellezza ha dedicato l’intera sua vita, dando tanto al suo territorio ha dato tanto facendolo conoscere in tutto il mondo, così alla proposta di Scia provvisoria dice no. Un no sostenuto dal mondo dell’arte, della società civile, di quanti nell’Atelier sul mare hanno sempre trovato un punto di riferimento, simbolo di un’arte capace di produrre cambiamento. Come accaduto a Librino dove, con la “Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’arte”, Presti ha realizzato la “Porta delle Farfalle”, la più grande scultura in bassorilievo ceramico che abbia mai visto la luce, realizzata insieme a 2mila bambini e altrettante mamme di questo difficile quartiere di Catania. che ha fatto quadrato attorno a lui lanciando la petizione, ma anche programmando iniziative che nei prossimi mesi intendono tenere desta l’attenzione su questa storia.

“Monumento per un poeta morto”, opera della Fiumara d’arte conosciuta anche come “La finestra sul mare” (foto: Atelier sul Mare)

Ora, però, è più una questione di principio, di orgoglio che fa rifiutare a Presti ogni possibile soluzione

«Ovviamente sono molto arrabbiato» – dice l’artista – «anche perché ho accumulato così tanti debiti che non so come ce la potrò fare. A settembre, infatti, se non addirittura prima, penso di lanciare un crowdfunding per chiedere sostegno a chi mi conosce e sa quando sudore c’è qui dentro. Io ho chiuso ufficialmente il 14 agosto come atto politico, ma da oltre 3 mesi avevo sospeso ogni attività. Ciò ha voluto dire annullare le prenotazioni e licenziare tutto il personale, 20 persone che mi aiutavano a gestire il flusso di ospiti dell’albergo ma anche i tanti visitatori, migliaia ogni anno, che anche solo per venirci a trovare fanno chilometri e chilometri Si, 20 persone che sono la mia famiglia. Burocrazia, politica e personaggi poco raccomandabili a parte, ciò che mi sta emozionando è comunità dell’arte si sta ricompattando e sta recuperando quel senso civile che un po’ si era sopito. Voglio essere positivo e dare un messaggio di speranza ma, se non mi faranno riaprire, andrò altrove. Ovviamente con tutto l’Atelier»

All’interno delle stanze dell’Atelier sul mare (foto: Atelier sul Mare)

«L’architettura, anche la più libera e ricca di fantasia, non può non rispettare le norme che garantiscono alla collettività che, se un albergo è aperto al pubblico, vuol dire che quelle norme sono rispettate. L’arte, non dovendo essere abitata, non avendo pratica utilità e non dovendo fornire servizi (per fortuna), non ha norme da rispettare. È l’annosa disputa o distinzione tra arte e architettura su cui c’è una ricca letteratura». È la riflessione di Iano Monaco, presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo per il quale si tratta di una vicenda che, secondo lui, avrà esito positivo.

Una delle stanze dell’Atelier sul Mare (foto: Atelier sul Mare)

Antonio Presti è l’espressione della Sicilia bella, quella che crea bellezza

«Faremo di tutto per arrivare alla soluzione più rapida e giusta». – afferma – «L’ho anche scritto pubblicamente rivolgendomi direttamente a lui, Antonio è stato ed è l’esempio della Sicilia migliore, capace di impiegare e rischiare i suoi beni per renderla più bella, più ricca di fantasia e di arte, ha sfidato tutto e tutti, ha superato ogni difficoltà per aiutare la sua terra a combattere battaglie di educazione, di cultura, di emancipazione, di responsabilità. Ha portato con successo l’arte là dove sembrava essere l’ultimo dei nostri bisogni. Avevi ragione tu, Antonio. Ci hai affettuosamente costretto a guardare e vedere quel che non guardavamo o non vedevamo».

Antonio Presti ha costretto tutti a guardare oltre, a cercare tutto quello che può creare stupore. E questo la natura ce lo insegna ogni giorno regalandoci emozioni a piene mani.

«Ogni volta che riesco a vivere in sintonia con un frammento di natura grazie all’occhio o a un altro senso», – ecco un passo della “Politica della Bellezza” di Presti -, «ogni volta che sono a esso attirato e incantato aprendomi per un attimo, allora dimentico in quello stesso istante tutto l’avido cieco modo delle umane ristrettezze e, invece di impartire ordini, invece di conquistare o di sfruttare, di combattere o di organizzare, in quell’istante non faccio altro che stupirmi».

Una battaglia che richiede forza a determinazione, ma anche quella capacità di continuare a sognare per realizzare i propri sogni. Lo sa molto bene chi fa ingresso all’Atelier sul Mare di Tusa, “luogo in cui alberga l’utopia, quella dell’arte”.

Nella foto di apertura: l’Atelier sul Mare di Antonio Presti a Castel di Tusa (foto: Atelier sul Mare)


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