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Raccolte fondi sì, ma non per autofinanziarsi

L’Agenzia delle Entrate con la circolare 59 del 31 ottobre ha fornito indicazioni sulle corrette modalità di svolgimento.

di Redazione

Ho letto che l?ultima circolare dell?Agenzia delle Entrate sulle onlus riguarda le spese di raccolta fondi. Stiamo pianificando le campagne 2008 e ci accorgiamo che questi costi lievitano ogni anno: è stato stabilito un ?tetto??

Un vero e proprio tetto no, però è vero che l?Agenzia delle Entrate con la circolare 59 del 31 ottobre ha fornito indicazioni sulle corrette modalità dello svolgimento delle raccolte fondi. La circolare riepiloga la normativa in materia che si applica sia agli enti non commerciali che alle onlus, e si sofferma sugli obblighi di rendicontazione, ricordando che occorre individuare e quantificare un rapporto tra i fondi raccolti e la loro destinazione, prevedendo che i costi totali, sia amministrativi sia per l?attività di raccolta fondi, debbano essere contenuti entro limiti ragionevoli in modo che, dedotti i costi, rimanga una certa quota da destinare alle attività per cui la campagna è stata promossa. I fondi così raccolti, inoltre, devono essere destinati per la maggior parte a tali attività, e non devono viceversa essere utilizzati dall?ente per autofinanziarsi a scapito delle finalità solidaristiche. L?Agenzia raccomanda alle organizzazioni, al fine di agevolare l?attività di accertamento da parte degli organi preposti alla vigilanza, di prestare particolare cura nel specificare, nella relazione illustrativa che accompagna il rendiconto, l?importo dei fondi raccolti risultante dalla documentazione sui singoli versamenti, nonché le somme destinate alle attività e ai progetti, dettagliatamente descritti, per i quali la raccolta fondi è stata attivata.


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