Non profit

Raccolte fondi alla cassa: così i centesimi contano

Si chiama l'Arrondi, è un nuovo metodo di raccolta fondi avviato in Francia. Alla cassa si può accettare di arrotondare il conto all'euro superiore: i centesimi in più vanno in beneficenza.

di Antonietta Nembri

Trovare un modo semplice, rapido e soprattutto capace di coinvolgere il maggior numero di persone possibile per raccogliere fondi a favore di una buona causa. È il sogno di ogni fundaraiser e delle organizzazioni che sulla raccolta fondi basano le proprie attività. Ma come raggiungere il maggior numero di persone per far sì che anche una piccola donazione possa fare la differenza?
Un’iniziativa avviata da poche settimane in Francia e che si basa su donazioni fatte dai clienti nei supermercati, vuole essere questo metodo. No, non si tratta di campagne spot, di boccioni o cassette per raccogliere gli spiccioli. Ma di un metodo che nasce da un banale episodio in un supermercato messicano cinque anni fa.
Arrotonda? Una domanda banale. Soprattutto perché fatta in una lingua poco conosciuta. Ma gli esiti del “sì” detto a una cassiera messicana alcuni anni fa sono stati il punto di partenza per “l’arrondi solidaire”, testato e lanciato nei supermercati Franprix dall’impresa sociale francese MicroDon, realtà fondata da Olivier Cueille e Pierre-Emmanuel Grange.
In pratica si tratta di invitare i clienti, una volta giunti alla cassa, ad arrotondare il costo della loro spesa all’euro superiore, donando la differenza a un’associazione partner dell’iniziativa. Per esempio se il mio conto è di 14,67 euro, l’arrotondamento è a 15 euro e i 33 centesimi in più saranno riversati all’associazione. Le prime due organizzazioni che beneficeranno di questo metodo di donazione sono la Croce rossa francese e il Secours populaire.

All’origine di questo programma di generosità che ciascuno può manifestare alla cassa del supermercato al momento di pagare il conto l’episodio messicano che ha avuto come protagonista proprio Pierre-Emmanuel Grange. Ci sono voluti però alcuni anni per trasformare il sogno in realtà. Ora dopo il test condotto quest’estate in due negozi FranPrix di Parigi, e l’inaugurazione il 18 giugno presente il ministro all’economica sociale e solidale Benoit Hamon, il progetto si avvia al suo sviluppo ed entro la fine dell’anno saranno 200 i negozi della catena FranPrix coinvolti e oltre 500 entro dodici mesi. L’obiettivo è ovviamente quello di coinvolgere altri marchi della grande distribuzione.

Il programma dell’Arrondi – si legge in una nota stampa di MicroDon – ha l’ambizione di divenire uno dei più grandi collettori di donazioni francesi. Si è calcolato, infatti, che se solo l’1% dei clienti di una dozzina di marchi di distribuzione alimentare o specializzati aderissero al programma ogni anno potrebbero essere raccolti più di 5 milioni di euro. Il calcolo si basa sul fatto che il programma è accessibile a tutti perché la somma richiesta è inferiore all’euro e facendolo alla cassa del supermercato è pratico e soprattutto rapido. Si punta sulla spontaneità, la trasparenza e l’assenza di qualsiasi obbligo. Da segnalare che l’impresa MicroDon non riceve nessuna commissione prelevata dai fondi raccolti che sono integralmente girati all’associazione destinataria della raccolta fondi. La remunerazione di MicroDon MicroDon (impresa che ha ricevuto il premio 2013 come Innovatore solidale dal Mit) è remunerata per le prestazioni che vende alle imprese.

Da sottolineare che in Messico e Inghilterra questo metodo di raccolta fondi è già presente da anni dove vale rispettivamente circa 100 milioni di pesos e un milione di sterline, mentre in Germania è stato lanciato nel 2012. Su questa rotta si mette ora la Francia.
Non resta che aspettare per vedere se questo metodo verrà sviluppato anche in Italia.
 


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