Non profit

RACCOLTA FONDI. Il mondo dei professionisti si mobilita

Tra i primi coinvolti: consulenti del lavoro, commercialisti, medici, infermieri, farmacisti

di Redazione

Con l’iniziativa ‘Un tetto per l’Abruzzo’ lanciata dal quotidiano ‘Italia Oggi’ e dal Cup, il Comitato unitario delle professioni che riunisce 25 ordini, guidato da Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. Un appello ai professionisti per contribuire alla gestione delle prime fasi dell’emergenza.

«’Le professioni -spiega Marina Calderone in un’intervista a ‘Italia Oggi’- si stanno coordinando con la Protezione civile, soprattutto quelle sanitarie e tecniche. Noi riteniamo che a questa struttura ci si debba rivolgere per evitare che vengano disperse energie utili per portare sollievo a chi si trova in difficolta’. Intendiamo dare un contributo che poi puo’ contare sulla rete di solidarieta’ di 2 milioni di professionisti iscritti agli ordini. Cercheremo di sensibilizzarli tutti, in modo tangibile e in tempi brevi, per rispondere subito ai problemi dettati dall’emergenza del momento».

«Come Cup -prosegue la presidente Calderone- daremo notizia delle iniziative che le singole professioni stanno approntando a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Possiamo pero’ dire che le professioni sanitarie sono gia’ impegnate attraverso l’attivazione dei medici, dei volontari, degli infermieri e degli psicologi per gli abruzzesi che hanno bisogno di sostegno. Le professioni tecniche forniranno assistenza alla Protezione civile per verificare e valutare l’agibilita’ degli edifici, delle strade e delle infrastrutture. Gli spedizionieri doganali metteranno a disposizione la loro professionilita’ e si renderanno utili per il disbrigo rapido di tutte le pratiche necessarie per consentire l’afflusso degli aiuti dall’estero». ”Ognuno -conclude- offrira’ il suo supporto a favore non solo dei colleghi professionisti colpiti, ma a favore dell’intera popolazione”. E, assicura Marina Calderone, ”noi garantiamo che i fondi saranno veramente indirizzati per emergenze concrete, nel modo piu’ limpido e trasparente”.

Architetti, consulenti del lavoro, psicologi, professioni sanitarie, dunque, si mobilitano ciascuno come puo’. Iniziative di solidarieta’ da chi e’ impegnato in prima fila a prestare soccorso ai terremotati, con la Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri), la Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani), la Fnovi (Federazione ordini veterinari), la Fnco (Federazione collegi ostetriche), l’Ipasvi (l’ente che rappresenta gli infermieri professionali) e la Fnctsrm (Federazione nazionale dei tecnici sanitari in radiologia medica). Impegnati sul campo anche gli psicologi con il Cnop, il Consiglio nazionale dell’ordine della categoria, per aiutare chi ha subito traumi psichici. In prima linea sul fronte della sicurezza edilizia e della ricostruzione del dopo-terremoto ci sono gli architetti. Il Consiglio nazionale della categoria chiede che il piano casa varato dal governo sia utilizzato anche per la messa in sicurezza urgente delle citta’ a rischio. Impegno anche da parte di altri professionisti tecnici come ingegneri, geometri e geologi.

E si mobilitano anche i dottori commercialisti, rappresentanti dall’Ungdcec, con l’apertura di un conto corrente bancario per raccogliere contributi. Al problema degli adempimenti fiscali hanno pensato i consulenti del lavoro, che chiedono ”la sospensione di tutti i termini in scadenza, la concessione immediata delle previste provvidenze straordinarie in favore dei colleghi che ne avessero necessita’, il rinvio a data da destinarsi degli esami per l’accesso alla professione”.

Ma la gara di solidarieta’ vede mobilitarsi anche gli altri ordini professionali, dagli assistenti sociali agli agenti di cambio e agli spedizionieri doganali, dagli attuari ai chimici, dagli agronomi e forestali agli agrari e ai tecnologi alimentari, fino ad avvocati, notai e giornalisti.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.