Economia circolare
Raccolta differenziata e riciclo: la classifica delle Regioni
Nel 2022 in Italia è stato raggiunto il 65,1% di raccolta differenziata, con un incremento dell’1,1% rispetto al 2021. Criticità ancora sensibili sull'impiantistica, specie al Sud. I dati e le riflessioni nella presentazione del XIII Rapporto Anci-Conai
una “fotografia” del Paese in tema di economia circolare. Questo, in sintesi, è il Rapporto 2023 della Associazione nazionale comuni italiani-Anci e del Consorzio nazionale imballaggi-Conai, presentato il 29 febbraio 2024 a Roma: una vera e propria banca che raccoglie i dati e le informazioni sulla gestione dei rifiuti urbani, con particolare attenzione ai rifiuti di imballaggio.
Quello tra Anci e Conai è un accordo che prevede una serie di strumenti a favore dei Comuni per migliorare la gestione dei rifiuti di imballaggio urbani, come il sostegno alla comunicazione locale, attraverso un bando che assegna ogni anno 1,5 milioni di euro di co-finanziamenti per la realizzazione di campagne informative sulla raccolta differenziata; gli strumenti per la progettazione territoriale, ovvero la possibilità di costruire i progetti e i piani
per la gestione dei rifiuti urbani con la collaborazione di tecnici specializzati; programmi di formazione per gli amministratori e i tecnici; una struttura tecnica di Anci che garantisce una consulenza permanente per le realtà che ne hanno
bisogno.
Nel 2022, si legge nel Rapporto, in Italia è stato raggiunto il 65,1% di raccolta differenziata, con un incremento dell’1,1% rispetto al 2021. Criticità sono, invece, ancora rilevate sull’impiantistica: specie al Sud, infatti, sono pochi sia gli impianti di trattamento dell’indifferenziato sia quelli che valorizzano le materie prime seconde derivanti dalla differenziata dei rifiuti urbani. Tradotto in due parole, significa un aumento dei costi di trattamento per i Comuni e, a cascata, per gli utenti del servizio: «Per questo Anci auspica che Governo, Regioni e Autorità di regolazione si adoperino per incrementare quanto prima la dotazione impiantistica sul territorio in una logica programmatoria di sostenibilità ambientale ed economica», ha sostenuto il delegato Anci al settore energia e rifiuti, e sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, durante la presentazione del Rapporto.
Undici Regioni, principalmente concentrate al centro-nord, hanno pienamente conseguito l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata; restano ancora indietro al nord la Liguria, al centro il Lazio, al mezzogiorno invece Basilicata e Abruzzo sono prossime al target di raccolta. La Sardegna spicca per essere la seconda in Italia per percentuale di Raccolta differenziata-Rd.
Rispetto al supporto verso le realtà del Mezzogiorno, ha detto il responsabile dei piani di sviluppo della raccolta differenziata al centro-sud di Conai, Fabio Costarella, «A disposizione dei Comuni sono stati messi risorse economiche e know-how. Nel 2022, in particolare, quasi duecento Comuni in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono stati aiutati a presentare oltre 1.770 progetti finanziabili con i fondi del Pnrr: da isole ecologiche intelligenti a centri comunali di raccolta fino a ecocompattatori ed ecobox. Un valore progettuale complessivo di circa 115 milioni di euro».
Il Rapporto 2023 conferma, dunque, importanti differenze territoriali di performance della differenziata: in valore assoluto, in Italia a fronte di quasi 29 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti, 18,6 milioni sono raccolte in maniera differenziata.
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Il Rapporto rappresenta dunque uno strumento importante per «creare conoscenza, consapevolezza e quindi impegno di Comuni e cittadini», ha sottolineato il presidente Conai Ignazio Capuano, che ha precisato: «I numeri si mantengono incoraggianti e le percentuali di riciclo degli imballaggi sono in aumento. Per questo, è fondamentale un impegno pragmatico di tutta la filiera perché la tutela ambientale deve essere l’unico obiettivo comune».
Andamento crescente nel quinquennio 2018-2022 anche per i corrispettivi totali riconosciuti ai convenzionati dai consorzi di filiera Conai, con il picco nel 2021 di 688 milioni di euro e una flessione nel 2022, 670 milioni di euro, in larga parte dovuta a dinamiche di mercato degli imballaggi e alla presenza di quantitativi significativi gestiti da consorzi autonomi nella plastica, alla riduzione dei quantitativi gestiti da Comieco nella filiera della carta, e, in via minore da Ricrea nell’acciaio. Incrementi significativi si registrano, invece, per le filiere del vetro (Coreve, +9,2%, quasi 9 milioni di euro) e dell’alluminio (Cial, +6,3%). I dati sono disponibili on line in forma aggregata all’indirizzo https://osservatorioraccoltadifferenziata.it/.
in copertina: un momento della presentazione del XIII Rapporto, foto Anci Sicilia
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