Mondo

R.D. Congo: slitta l’intervento dell’Onu

Nessun soldato francese o di altra nazionalità arriverà a Bunia questa settimana e forse neanche la prossima

di Emanuela Citterio

Il conflitto in Congo deve aspettare. Nessun soldato francese o di altra nazionalità arriverà a Bunia questa settimana e forse neanche la prossima. A riferirlo oggi è l’agenzia Misna. Secondo fonti congolesi dell’agenzia di notizie dal sud del mondo l’arrivo della forza di interposizione voluta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e guidata dalla Francia potrebbe slittare di diversi giorni. A fronte di una situazione così complessa come quella congolese, le possibili cause del ritardo sono diverse. La prima sarebbe relativa a problemi logistici e di movimento nell’area, soprattutto a causa della totale inadeguatezza dell’aeroporto di Bunia. La seconda invece sarebbe legata alla “estrema difficoltà della missione”, come hanno ammesso ieri alcuni ufficiali francesi durante un loro incontro col presidente congolese Joseph Kabila a Kinshasa . Intanto la situazione che si registra nel capoluogo dell’Ituri – la provincia nel nord est della Repubblica democratica del Congo – si fa sempre più confusa. Truppe di Thomas Lubanga, leader dei ribelli dell’Unione patrioti congolesi (Upc), avrebbero ammassato in alcune zone strategiche intorno alla città, tra cui il villaggio di Ndele, un grande arsenale e numerosi uomini. L’Unione Europea deciderà oggi le modalità del proprio contributo alla forza multinazionale di pace in Congo. Da Madrid il responsabile della politica estera dell’Ue, Javier Solana, si è detto ”ottimista” circa l’eventuale via libera per l’invio nel Paese africano di una missione ”limitata nel tempo”.


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