Welfare

Quoziente Parma, si parte

Approvato il regolamento. Il debutto con i servizi estivi

di Redazione

Il Consiglio comunale di Parma ha approvato all’unanimità il regolamento generale per l’applicazione del “Quoziente Parma” a servizi, imposte e tariffe. Si tratta di un meccanismo di calcolo applicato all’Isee che prevede, in base a una riduzione personalizzata e progressiva, l’abbattimento percentuale delle tariffe a favore delle famiglie numerose con riduzioni del 30% a quelle con tre figli, del 40% con quattro figli fino al 75% con sei e più figli. Benefici, tuttavia, sono previsti ad esempio per i servizi educativi anche a chi ha (sempre che residente a Parma da almeno da 20 anni o se straniero con regolare permesso di soggiorno) un solo figlio o due. Su una Isee di poco più di 18 mila euro, ad esempio, chi ha un figlio pagherà una retta mensile ad asili e materne di 233 euro anziché 277; con due di 218 e con tre di 187.

“Un sistema più equo”, dichiara Matteo Agoletti dell’Udc. Di “regolamento importante” parla anche Maria Teresa Guarnieri di Ap che tuttavia invita la Giunta ad attivare appositi capitoli di bilancio da destinare alle politiche familiari. Precisa Carla Mantelli: “Questo è il ‘Quoziente Parma’ e non il ‘Quoziente familiare'”. Una puntualizzazione arriva anche dall’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna: “Non ci saranno aumenti se non per poco più di 29 famiglie sulle 1500 interessate, meno del 2%”. Approvato all’unanimità anche un emendamento che prevede, in delibera, non la dicitura agente alla Famiglia (il cui staff ha curato il meccanismo) ma sindaco di Parma. La fase sperimentale di applicazione partirà già con l’avvio dei servizi estivi per nidi ed elementari del Comune di Parma.

Per approfondire leggi anche Parma ha il quoziente familiare e Quoziente Parma, dal 2010 rivoluzione nelle tariffe.

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