Volontariato

Qui Sud, noi cresciamo mentre tutti scappano

Il fronte più difficile: Augusto Dell’Erba, presidente Bcc di Castellana: «La ricetta vincente? Essere banca di territorio»

di Francesco Maggio

Augusto dell?Erba, presidente della Banca di credito cooperativo di Castellana Grotte, in provincia di Bari, e dal maggio 2004 anche di Iccrea Banca, uno snodo di competenze e servizi globali al servizio di tutte le Bcc, conosce molto bene sia la realtà bancaria meridionale che nazionale. è quindi un testimonial ?privilegiato? con cui fare il punto su tutto quanto si muove oggi nell?universo del credito cooperativo al Sud, anche alla luce delle dinamiche in corso nel resto del Paese. E&F: Presidente, come si sono sviluppate le Bcc al Sud in questi anni? Augusto Dell?Erba: Sei anni fa, al convegno di Riva del Garda, le parole d?ordine pronunciate sono state le seguenti: sistema a rete, esternalizzazione, consorzi. Muovendoci coerentemente con quanto lì stabilito e accogliendo le nuove disposizioni di vigilanza emanate da Bankitalia, sono state realizzate iniziative molto importanti come, per esempio, la costituzione di un consorzio, denominato Coseba, che raggruppa ben 46 banche di credito cooperativo delle regioni Puglia, Calabria e Basilicata. Io attribuisco una rilevanza strategica a questa iniziativa perché è stata realizzata in modo consortile tra banche meridionali, in un contesto dialettico non sempre facile. E&F: Qual era la domanda di servizi a cui il consorzio ha voluto dare una risposta? Dell?Erba: La domanda è venuta da Bankitalia che nel 2001 ha previsto che anche le piccole banche si dotassero di un efficiente servizio di internal auditing che, in sostanza, significa controlli di terzo livello. Noi abbiamo trasformato una ?incombenza? in una opportunità per ?fare squadra?. E&F: Cosa insegna l?esperienza delle Bcc al Sud? Dell?Erba: Mentre le banche del Sud hanno continuato a scomparire, noi abbiamo continuato a crescere. Al Sud c?è l?esigenza di avere banche squisitamente locali. La nostra natura prevede che, per lavorare bene, ci sia vasto consenso da parte della ?base? nei nostri confronti. Noi questo consenso lo avvertiamo costantemente. Basti pensare che in una realtà ?difficile? come la Calabria, le Bcc sono le uniche banche locali rimaste. E&F: Qual è il vantaggio competitivo delle Bcc al Sud? Dell?Erba: Il vantaggio realmente competitivo è la presenza sul territorio e la conoscenza delle persone e delle aziende. Se guardo alla ?mia? realtà di Castellana, su questa piazza abbiamo l?84% degli impieghi e desidero sottolineare che a Castellana sono presenti anche sportelli di Unicredit, Carime, Sanpaolo, MPS, Popolare di Bari. E&F: Che vuol dire ?banca del Sud?? Dell?Erba: Non lo so. Io so cosa voglia dire essere Bcc al Sud. Quando leggo di proposte che mirano a costituire una ?banca del Sud? rimango piuttosto perplesso perché mi sembra ancora un concetto ideale, non si sa che natura giuridica debba avere questa banca, chi siano i soggetti che vi debbono far parte, a cosa in sostanza servirà. E&F: Di cosa hanno bisogno le Bcc meridionali per migliorare ulteriormente le proprie performance? Dell?Erba: Dobbiamo aumentare la nostra capacità di coesione. è forte e diffuso il sentimento dell?autonomia, ma non tutti sono ancora consapevoli del fatto che il mantenimento dell?autonomia passa attraverso un livello maggiore di coesione.


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