Lotta alla povertà educativa

Qui Napoli, le associazioni fanno rete. Anzi fanno Criscito

Fondazione Eos e l'impresa sociale "Con i bambini" di nuovo insieme per creare rigenerazione urbana e sociale. Accade a Borgo di S. Antonio Abate dove le due realtà sosterranno, in quattro anno e con 800mila euro, la nascita di un centro di aggregazione per 150 bambini di 8-13 anni e le loro famiglie. Kick-off stamane col sindaco Manfredi e l'ad di Edison, Monti

di Giampaolo Cerri

Dopo Palermo, Napoli. Dopo la ricca esperienza di Traiettorie urbane in Sicilia , ancora in corso, Fondazione Eos – Edison orizzonte sociale porta le sue progettazioni in un’altra realtà del Sud: il capoluogo partenopeo. E lo fa ancora insieme all’impresa sociale “Con i bambini”, guidata da Marco Rossi Doria.

È stato infatti inaugurato oggi, presente anche il sindaco partenope Gaetano Manfredi, Criscito il nuovo progetto, un presidio di prossimità che sarà lo snodo di tante attività di contrasto alla povertà educativa.

Siamo a Borgo di Sant’Antonio Abate, area a ridosso tra piazza Garibaldi e Porta Capuana.  Qui, per quattro anni, Criscito (lievito madre nell’esperienza culinaria e popolare) farà venir su, progressivamente, «un luogo di attrazione, azione e riflessione, che sia operativo e simbolico, di crescita della consapevolezza comunitaria, di attivazione civica, di co-creazione di coesione sociale e riconoscimento di diritti, diversità, opportunità di sviluppo sostenibile locale», avverte una nota degli organizzatori.

Anche l’ad di Edison, Nicola Monti, secondo da destra, a spiegare “Criscito”
ai ragazzi di Borgo S.Antonio Abate

Un progetto dal basso

Il progetto nasce da un’idea dell’associazione IF-ImparareFare di Napoli, mentre soggetto responsabile è l’associazione Amici di Peter Pan, in partnership col Comune di Napoli e altre realtà del territorio, ed è appunto finanziato da “Con I bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e cofinanziato da Fondazione Eos, per un investimento complessivo di 800mila euro.

«Il progetto ha l’ambizione di portare rigenerazione urbana a partire dal basso in un territorio difficile», ha spiegato Antonio Del Prete, presidente di Amici di Peter Pan, «si interverrà sui bambini, sulle famiglie, sui giovani e sulle azioni dedicate loro in un momento molto difficile di questa città per i fatti di cronaca nera che stiamo vivendo. Stiamo parlando con la gente del posto e ci poniamo l’obiettivo di raggiungere circa 150 bambini e le loro famiglie». Il target di riferimento sono i minori fra gli 8 e i 13 anni.

Magliulo (Edison): «Siamo una realtà ponte»

«Con Criscito», ha spiegato Francesca Magliulo, direttrice di Fondazione Eos, «diamo seguito al nostro modello sperimentale di coprogettazione con gli enti del Terzo settore, ponendoci come una realtà ponte che possa mettere in rete le diverse organizzazioni, con l’obiettivo comune di creare luoghi e condizioni accoglienti in grado di promuovere la crescita e la libera espressione di ragazzi e ragazze. Grazie a Criscito», ha aggiunto, «sosteniamo la nascita di un centro educativo e di aggregazione, stabile e duraturo, capace di coinvolgere le famiglie, accompagnandole nel percorso di supporto genitoriale, e anche lo sviluppo di attività culturali, sportive e ludiche, diffuse nel quartiere e dedicate ai giovani in modo che possano sperimentarsi e costruire il proprio futuro».

Foto di gruppo fra i partner del progetto: al centro il sindaco Manfredi

Una realtà che richiede risposte urgenti

«Vogliamo che il progetto Criscito funzioni al meglio», ha osservato Marco Rossi Doria, presidente di Con i Bambini, «e che possa essere replicato in altri contesti sociali, così da contribuire in modo ancora più efficace alla lotta contro la crisi educativa, una realtà urgente che richiede risposte concrete come questa».

Ha sottolineato l’ad di Edison, Nicola Monti, che di Fondazione Eos è presidente seguendone con attenzione le attività, che «la creazione di valore condiviso nei territori in cui operiamo è uno degli assi strategici della nostra politica di sostenibilità. E la creazione della Fondazione Eos da parte di Edison nasce dalla volontà di consolidare e amplificare questo lavoro, che ci pone non solo come un attore economico, ma anche come un promotore di cambiamento e progresso nei territori in cui operiamo. La Campania», ha proseguito Monti, «per noi è una regione particolarmente strategica, in cui siamo presenti con l’intero spetto delle nostre attività, dalla generazione di elettricità fino alla vendita di luce e gas e servizi energetici e ambientali. Per questo motivo siamo particolarmente felici di lanciare una nuova progettualità a Napoli, che è tesa a creare un valore duraturo per la comunità e le nuove generazioni, fornendo loro gli strumenti utili a tracciare il proprio futuro e progetto di vita».

Il metodo del fare rete

Ci può essere un metodo nel fare filantropia, ci può essere un inprinting nel costruire una fondazione corporate: quello di Fondazione Eos è certamente il fare rete.

La realtà guidata da Magliulo lavora infatti sempre in partnership: con le altre fondazioni, con le associazioni dei territori dove opera, con la stessa azienda-madre, se vogliamo, quando coinvolge i colleghi nei progetti di volontariato aziendale, che si tratti di imbiancare la sede di una casa d’accoglienza o di progettare la centrale termica di una comunità.

Un po’ Criscito, quelli di Eos, lo sono per statuto ideale.

Le foto di questo servizio sono dell’ufficio stampa Edison.

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