Il tempo libero dei ragazzi

Qui Imperia, un “puerto” per far crescere cittadini consapevoli

L'inchiesta di VITA alla ricerca di best practice innovative tra gli spazi di aggregazione per ragazzi fa tappa in Liguria, nel centro aggregativo Puerto di Imperia e alla Spiaggia dei Bambini di Genova. Due esperienze legate ad Arci, dove gli adolescenti sono visti non solo come fruitori di un servizio ma come cittadini che portano il loro contributo attivo

di Rossana Certini

I giovani hanno qualcosa da dire, proporre e costruire, ma per farlo hanno bisogno di un loro spazio. Nasce da questa convinzione il centro aggregativo giovanile Puerto di Imperia in Liguria.

«Puerto è un progetto che ha visto la luce sei anni fa. Un sogno collettivo di persone illuminate e lungimiranti. È un luogo dove i ragazzi sono considerati cittadini in formazione capaci di partecipare e di contribuire in modo originale alla vita sociale e civile». A dirlo è Donatella Lasagna, presidente dell’associazione Il campo delle fragole, che gestisce lo spazio. Nata nel 1999, l’associazione educativa e ricreativa affiliata Arci è frutto dell’impegno di un gruppo di genitori, educatori, insegnanti, un pediatra, uno psicologo e tanti bambini e ragazzi desiderosi di collaborare attivamente, esprimere le proprie idee e realizzare i propri progetti.

Credere nell’autodeterminazione

Negli spazi di Puerto i ragazzi dai 12 ai 25 anni possono entrare liberamente e gratuitamente per partecipare alle attività proposte nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì. Sono soprattutto laboratori tecnologici per accrescere la loro consapevolezza digitale e l’utilizzo responsabile delle nuove tecnologie; artistici per connettere l’arte alla corporeità; musicali per imparare a esplorare la propria identità e laboratori con giochi di ruolo. All’interno dello spazio c’è anche uno sportello per orientamento dei giovani e la promozione di relazioni familiari positive.

Laboratori all’interno dello spazio Puerto di Imperia (foto di Il campo delle fragole)

«Proponiamo ai ragazzi momenti di libera espressione artistica, dando valore non al risultato finale ma al modo in cui si è arrivati a quel risultato», spiega Serena Barbera, animatrice del centro. «Come mi sono sentito? Che cosa voglio esprimere? Mi sono divertito? Queste sono solo alcune delle domande su cui ci basiamo per l’ideazione e la realizzazione delle nostre attività artistiche. Come diciamo sempre ai ragazzi: “Non è importante il risultato finale, ma è come si arriva a quel risultato”. È così che per i ragazzi il Puerto diventa un luogo prezioso, dove sanno che possono essere se stessi senza giudizio, senza voto».

La presidente Lasagna spiega che «quando si entra nel nostro centro si cresce in autonomia, ma c’è sempre un adulto dietro le quinte pronto a guidare i ragazzi quando serve. Abbiamo allestito anche una grande cucina a norma, dove i ragazzi più grandi possono prepararsi da mangiare e stare con i loro amici. Puerto è un progetto in cui crediamo fortemente perché i ragazzi hanno bisogno di spazi dove entrare liberamente. Luoghi dove possono trovare degli “accenni” di attività che possono gestire come preferiscono. Crediamo nell’autodeterminazione dei giovani. Questo è uno spazio dove ognuno porta se stesso senza paura».

I ragazzi hanno bisogno di spazi dove entrare liberamente, con attività che possono gestire come preferiscono. Quando si entra a Puerto si cresce in autonomia

Donatella Lasagna, presidente associazione Il campo delle fragole

Un luogo che, se pur accreditato dalla regione Liguria e potendo contare sulla vincita di piccoli bandi locali o nazionali, si autofinanzia in tutto: dall’affitto della sede, alle utenze fino al personale. Nel 2021 Puerto ha ricevuto il riconoscimento Civic Place per la valorizzazione dei luoghi civici italiani perché, si legge nella motivazione, è «capace di intrecciare bellezza, legami, storie e azioni. Un luogo in cui è viva la testimonianza di un’esperienza civica. Dove accade qualcosa di importante per la comunità».

Laboratori all’interno dello spazio Puerto di Imperia (foto de Il campo delle fragole)

I ragazzi che entrano a Puerto avvertono che gli adulti di riferimento vogliono ascoltarli. Lo spiega Yuri Pertichini di Arciragazzi: «È importante che i ragazzi comprendano che noi adulti ci relazioniamo a loro considerandoli come persone. Dobbiamo offrire loro spazi dove possano stare insieme e dove ci siano dei limiti frangibili. Per la loro crescita è necessario che l’adulto ponga dei limiti. Ma come educatori, nonché ex adolescenti, sappiamo che loro cercheranno di forzarli. In questo tiro alla corda trova posto lo spazio del dialogo costruttivo, fondato sulla consapevolezza che i ragazzi sono capaci di agire in autonomia. Dobbiamo lasciarci stupire dalle loro idee, azioni e capacità. Invece, per retaggi culturali ormai da superare spesso li consideriamo incapaci di intendere e volere. Qualche giorno fa a Genova, lavorando come ogni anno al progetto della Spiaggia dei Bambini, ho presentato una delle ragazze che come bagnina collabora con noi. Quando ho spiegato che ha 22 anni e che questa estate si laurea in Bioingegneria è stato palpabile lo stupore sui volti di chi avevo di fronte. A stupire era il fatto che alla sua giovane età potesse essere già laureata. Nell’immaginario comune a 22 anni ancora non sai fare nulla nella vita».

La spiaggia con uno staff di adolescenti

Il progetto della Spiaggia dei Bambini, nato come laboratorio educativo territoriale nel 2019 grazie al Patto di sussidiarietà azioni cittadine e territoriali per l’infanzia e l’adolescenza, è realizzato localmente dal circolo Arciragazzi Prometeo e da Arciragazzi Liguria e si configura come un vero e proprio progetto per i giovani visto che lo staff ha un’età inferiore ai 23 anni.

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Prosegue Pertichini: «la Spiaggia dei Bambini dà voce ai ragazzi, che per tre mesi presidiano una spiaggia libera. Questa esperienza dà agli adolescenti un riconoscimento pubblico. Negli anni abbiamo avuto modo di verificare che sulla spiaggia non è complessa la relazione tra ragazzi dello staff e i bambini che la frequentano, ma quella con gli adulti accompagnatori che fanno fatica ad accettare il ruolo di uno staff di adolescenti. Ai nostri ragazzi spieghiamo sempre che la loro forza è la maglietta blu che indossano. Loro sono la parte finale di un’intera filiera che li ha messi lì fidandosi di loro, quindi devono fare il loro lavoro di supervisori. Riconoscendo delle competenze ai ragazzi li aiuta a crescere».

La Spiaggia dei Bambini, a Genova, dà voce ai ragazzi, che per tre mesi presidiano una spiaggia libera. I problemi ci sono solo perché gli adulti accompagnatori faticano a riconoscere il ruolo e l’autorità di uno staff di adolescenti

Yuri Pertichini, Arciragazzi

Da sempre Arci si impegna a cercare un approccio socio-educativo con i ragazzi capace di costruire relazioni positive nella comunità e nel territorio. Per farlo promuove costantemente attività di formazione per adulti. Per esempio il progetto Radici Culturali, come spiega Giuditta Nelli, di Arci Liguria, «è un percorso formativo per operatori e volontari Arci e del Terzo settore ligure che ha l’obiettivo di facilitare l’avvicinamento di bambine e bambini, ragazze e ragazzi alla fruizione culturale del territorio. Alcuni operatori del settore di Arci Genova formano operatori e volontari della rete alla collaborazione con gli enti dei rispettivi territori per avvicinare bambini e famiglie al patrimonio culturale. I bambini, i ragazzi e le famiglie, coinvolte nelle azioni territoriali, partecipano anche a un percorso di empowerment culturale».

La formazione consente di trasferire competenze utili per i facilitatori culturali. Ma è anche un’occasione per lavorare su alcune tematiche particolarmente attuali e urgenti come l’educazione all’affettività e ai sentimenti, il contrasto all’isolamento, il contrasto alla dispersione scolastica.

VITA Inchieste, Il tempo libero dei ragazzi, puntata 7 – continua

Questa è la settima puntata di un’inchiesta di VITA sugli spazi aggregativi per il tempo libero dei ragazzi. Nella foto di apertura un’attività all’interno del centro aggregativo giovanile Puerto di Imperia.

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