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Qui i soldi valgono di pi

L'8 marzo a Padova apre il suo primo sportello,entro l'anno ne sono previsti altri 5 per raccogliere 70 miliardi entro il 1999. Finanzierà imprese e iniziative non profit.

di Francesco Maggio

Tre anni e mezzo fa, l?inizio dell??avventura?: la nascita della cooperativa verso la Banca etica. Poi la raccolta, protrattasi per circa tre anni, del capitale minimo necessario (12 miliardi di lire) per essere autorizzati dalla Banca d?Italia ad operare su tutto il territorio nazionale come Banca popolare. Nel novembre scorso, infine, il via libera da ?Via Nazionale?. E adesso? Anche il giorno più atteso è arrivato: quello dell?apertura, l?otto marzo a Padova, del primo sportello della Banca etica, l?unico istituto di credito italiano nato con lo scopo esclusivo di impiegare il capitale raccolto (finora 16 miliardi di lire) per sostenere le organizzazioni appartenenti al Terzo settore (o società di capitali purché controllate, a loro volta, da enti non profit) impegnate nell?erogazione di servizi di pubblica utilità (servizi socio-sanitari ed educativi, lotta all?esclusione sociale, inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, tutela ambientale, salvaguardia dei beni culturali, cooperazione allo sviluppo, volontariato internazionale, commercio equo e solidale, promozione dello sport per tutti, iniziative culturali).

Nuovi sportelli entro l?anno
Entro l?anno, inoltre, verranno aperti uffici di rappresentanza nelle città di Milano, Brescia, Bologna, Firenze, Roma e, presumibilmente, in una città del Sud non ancora, tuttavia, identificata.
Se da un lato, però, l?otto marzo rappresenta il punto di arrivo di un lungo, a tratti tortuoso ma nel contempo avvincente, percorso (durante il quale il numero dei soci è cresciuto dai 22 iniziali agli oltre 13.000 attuali, di cui ben 2000 sono organizzazioni non profit) dall?altro esso costituisce il punto di partenza di un nuovo cammino che, volutamente, sarà di ?basso profilo?, non aggressivo cioé, almeno all?inizio, nei confronti del mercato.

Certificati e prestiti obbligazionari
«L?otto marzo di ventuno anni veniva erogato in Italia il primo finanziamento ?alternativo? da parte della Mag di Verona ad una cooperativa agricola della Valpolicella, tuttora ?in piena salute?», ricorda Matteo Passini, direttore generale di Banca etica». «Ci è sembrato perciò beneaugurante», aggiunge, «far ?partire? ufficialmente, nello stesso giorno di una ricorrenza così significativa, la nostra banca che comunque, in sintonia con gli obiettivi di crescita ponderata e graduale che ci siamo prefissi, si limiterà nei primi tempi a stare sul mercato con prodotti finanziari di facile accesso ed utilizzo».
Quali? «Ai risparmiatori verrà offerta la possibilità», risponde il direttore di Banca etica, «di sottoscrivere certificati di deposito e prestiti obbligazionari e di aprire quattro diversi tipi di conto corrente. I certificati di deposito saranno nominativi ed avranno un tasso fisso il cui tetto massimo dipenderà dalla durata dell?investimento, ma il risparmiatore, se vorrà, potrà optare per un tasso inferiore ed, inoltre, esprimere una preferenza circa la destinazione del proprio risparmio».
L?investimento in Banca etica, infatti, ?conviene? non solo da un punto di vista strettamente economico poiché comunque garantisce un ritorno, in termini di interessi (seppur inferiori a quelli medi di mercato), sul capitale investito, ma anche sotto il profilo della trasparenza, partecipazione, possibilità di esprimere una preferenza circa l?indirizzo del proprio risparmio nell?ambito dei diversi settori di impiego della banca. Anzi, è proprio questa possibilità che rappresenta il ?valore aggiunto? dei prodotti finanziari etici e che, secondo quanto emerso da una recente indagine Iref-Eurisko, almeno il 19 per cento degli italiani maggiorenni si dichiara disposto a privilegiare rispetto a tassi d?interesse più elevati.

E quattro conti correnti su misura
«Per quanto concerne le obbligazioni», prosegue Passini, «anch?esse saranno nominative, la quantità minima da investire dovrà essere di 10.000 euro per una durata di tre anni e potranno essere acquistate solo in concomitanza del lancio del prestito obbligazionario, cioé non in qualsiasi periodo dell?anno. La sottoscrizione sia dei certificati di deposito che delle obbligazioni sarà possibile effettuarla non solo a Padova, ma anche presso gli sportelli di banche con noi convenzionate quali la Banca popolare di Milano, la Banca popolare dell?Emilia Romagna, l?Ambroveneto ed, a breve, alcune banche di credito cooperativo e casse rurali del Veneto e dell?Emilia».
«Infine, per ciò che riguarda i conti correnti», conclude Passini, «ne abbiamo istituiti quattro che abbiamo deciso di chiamare ?conto investimento?, conto corrente senza remunerazione e senza spese, che servirà unicamente come punto di appoggio per poter effettuare gli investimenti in titoli della Banca etica; ?deposito risparmio?, deposito nominativo vincolato a scadenze di minimo sei mesi, con remunerazione in linea con quella prevista per i certificati di deposito; ?conto corrente operativo per le persone giuridiche?, conto di servizio senza remunerazione con spese forfettarie contenute a copertura dei costi di servizio; ?conto corrente per le persone fisiche?, che però diventerà operativo tra alcuni mesi. Complessivamente, pensiamo di raccogliere durante il primo anno di attività settanta miliardi di lire e di impiegarne subito almeno cinquanta».
In Italia ci sono quasi otto milioni di cittadini legati, a vario titolo, al mondo del volontariato e del non profit. Tale obiettivo risulta realisticamente alla portata.

Il prestito sociale iniziò con “Ottomarzo”

La cooperativa agricola ?Ottomarzo?, così denominata perché nata appunto in questo giorno del 1978, è stata la prima impresa sociale in Italia a beneficiare di un finanziamento ?alternativo?, erogato cioé non da un istituto di credito tradizionale , bensì da una Mutua di autogestione (nel caso specifico, la Mag di Verona).
La cooperativa, situata sulle colline della Valpolicella (su un?estensione di circa cinquanta ettari, tra il lago di Garda e la città di Verona) produce con metodo biologico latte, formaggi, yogurt, vini di pregio presenti nei principali negozi di prodotti biologici non solo italiani, ma anche italiani, europei e d?oltroceano.
Da sette anni poi, nel giorno di San Martino, la cooperativa puntualmente organizza la ?Festa del vino biologico?, durante la quale vengono esposti in rassegna i vini biologici prodotti in tutto il mondo.
La cooperativa ?Ottomarzo? oggi può guardare con tranquillità al futuro: conta su una compagine sociale di cinquattaquattro soci, da lavoro regolare a ventisette dipendenti e registra un fatturato annuo di cinque miliardi di lire.
La cooperativa (presso la quale, tra l?altro, è possibile recarsi in gita turistica, andare a cavallo, in mountain bike, gustare i piatti del luogo al ristorante dell?azienda, acquistare prodotti tipici allo spaccio vendita, pernottare) sta portando avanti inoltre un progetto agricolo di recupero di terre abbandonate, con particolare attenzione alle problematiche sociali, ambientali, culturali, ricreative.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla cooperativa agricola ?Ottomarzo?: Telefono: 0456861760, Fax: 0496861245.

Banca in cifre

Capitale sociale:16 miliardi
Totale numero soci:13.000
Enti non profit associati:2.000

Prodotti finanziari offerti:Certificati di deposito,obbligazioni,conti
correnti e di deposito

Raccolta prevista?99:70 miliardi
Sede unica:Padova
tel: 0498771111; www.bancaetica.com

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