Formazione

Qui Catanzaro: la mia esperienza di rom non discriminato

DENTROfuori di Ornella Favero

di Redazione

Rom, vivere senza differenze È questo lo strano titolo di un articolo, pubblicato su Il cielo è di tutti? quelli che hanno le ali, giornale dei ragazzi dell?Istituto penale minorile di Catanzaro. È la testimonianza di Daniele, giovanissimo rom, che racconta di non subire discriminazioni. E di questi tempi c?è davvero da restare sbigottiti dalle sue parole: «Mi chiamo Daniele e sono un ragazzo rom che vive a Catanzaro. Abito nel quartiere Aranceto e non mi sento discriminato perché sono rom, anzi. Ho molti amici italiani e non faccio differenza. Se dovessi cercare un lavoro credo che riuscirei a trovarlo senza problemi, non sento nessuna diffidenza».

Morire in carcere con un bimbo in grembo. Si chiamava Flor, aveva 33 anni. Era arrivata a Venezia, al carcere femminile della Giudecca, a marzo, incinta e piena di ovuli di cocaina. Originaria di Santo Domingo, viveva in Venezuela, da dove era partita per fare una specie di triste viaggio ?della speranza?, trasportare droga in cambio di 1.400 euro. Era passata per la Spagna, dove aveva lasciato i due figli, con l?idea di tornare presto a riprenderli: così raccontava alle altre donne in galera. Si è sentita male un sabato notte, è arrivata troppo tardi all?ospedale, il suo bambino era già morto, lei è entrata in coma ma non ha resistito a lungo. Una somma di disastri: le cure in carcere, la condizione di una donna incinta, che poco si concilia con la durezza della detenzione, la miseria che ti porta a rischiare per un po? di soldi la vita e la salute.

Chi si cura delle torture del 41 bis? Nel forum del sito www.ristretti.it, una donna, forse toccata nei suoi affetti personali, ha il coraggio di criticare il regime del carcere duro, il 41 bis, che ormai quasi tutti ritengono intoccabile: «Concordo con il fatto che chi sbaglia debba pagare… ma il regime del 41 bis non vi sembra un prezzo troppo alto? È un regime che porta alla distruzione psicologica e anche fisica della persona in questione. Gli animalisti si battono contro i maltrattamenti agli animali, sia fisici che psicologici, ma nessuno si cura delle torture psicologiche che avvengono nelle carceri sotto il regime del 41 bis. Gente che cade in depressione, che arriva a perdere più di 20 chili in un mese, gente a cui si aggravano le patologie cardiache, o gente che arriva al suicidio».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA