Sostenibilità

Qui Bruxelles

di Redazione

I “paletti”
dell’Unione europea
Nel quadro della realizzazione del mercato comune, il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di assicurazione della responsabilità civile contribuisce a dare concretezza alla libera circolazione delle persone e delle merci. La prima direttiva comunitaria n. 166 del 1972 sull’assicurazione autoveicoli ha fissato i principi fondamentali per garantire la libera circolazione dei mezzi, ossia la soppressione dei controlli dell’assicurazione alle frontiere e l’obbligo dell’assicurazione Rc auto per tutti i veicoli circolanti nell’UE. Quattro ulteriori direttive hanno in seguito completato il sistema: 1984, 1990, 2000 e 2005. L’ambito di applicazione dell’assicurazione autoveicoli si è andato estendendo, in particolare grazie alla cooperazione rafforzata tra gli Stati membri in materia di risarcimento delle vittime di incidenti automobilistici avvenuti in uno Stato membro diverso da quello di residenza.
Il 20 dicembre 2006, alcune compagnie assicurative, affiancate dalla Repubblica della Finlandia, presentano un’istanza alla Commissione europea per chiedere l’abolizione dell’obbligo a contrarre polizze Rc auto vigente in Italia. Bruxelles, infatti, aveva ricevuto molte lamentele da parte di varie società secondo le quali queste disposizioni ostacolavano l’accesso al mercato italiano. La Corte di Giustizia europea, il 28 aprile 2009, ha respinto il ricorso presentato. Inoltre, il legislatore europeo ha fissato importi minimi per i quali l’assicurazione è obbligatoria: per i danni alle persone, fino a 1 milione per vittima o 5 milioni per sinistro; per i danni alle cose, a 1 milione di euro per sinistro.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA