Formazione

Questione d’età, e in sala professori la consulenza è… fisiatrica

di Pasquale Coccia

Fino a qualche tempo fa, le conversazioni in sala professori con la professoressa di greco vertevano sullo sport nella Grecia antica, il modello sportivo di quel popolo, le Olimpiadi che, a scadenza quadriennale, furono proposte per circa mille anni, senza che guerre di sorta potessero interrompere l’appuntamento. Le nostre chiacchierate ruotavano sulla preparazione meticolosa degli atleti, che un mese prima raggiungevano il luogo delle gare, e sugli epinici, sorta di componimento che esaltava fino all’inverosimile le doti degli atleti vincitori, commissionato e ben retribuito proprio da questi ultimi ai più famosi poeti dell’epoca, come Pindaro e Bacchilide, perché la gloria delle imprese sportive si diffondesse in ogni angolo della Grecia e ben oltre.
Da un po’ invece le nostre conversazioni vertono su un altro tema: l’artrosi. Memore di una scuola di specializzazione in fisioterapia, che frequentai circa vent’anni fa, la professoressa di greco non manca di segnalarmi che ha male al gomito, non riesce a scrivere sulla lavagna, che a volte non riesce a muovere la spalla. Quando cambia il tempo, avverte dolori ovunque. Ultimamente ha letto un libricino sui metodi alternativi per curare l’artrosi, e io – come se fossi un luminare della fisiatria – vengo di volta in volta consultato sul che fare. Si inserisce nelle nostre conversazioni a tema unico, per chiedere consulenza, anche il professore di matematica, prossimo alla pensione, affetto da artrite reumatoide e dolori alle ginocchia, e quando il tasso di umidità dell’aria di Milano raggiunge livelli alti, anche mal di schiena. Non manca di lamentarsi della sciatica il professore di filosofia. A loro spiego che si è infiammata la cuffia dei rotatori, l’articolazione delle ginocchia, o vi è uno schiacciamento vertebrale cervicale, dorsale o lombare. Pagano la mancanza di uno stile di vita improntato al movimento quotidiano. A volte bastano poche centinaia di metri percorsi ogni giorno per mantenere una buona elasticità anche in tarda età.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA