Salute

Questa legge sia il segno della svolta

Intervento del viceministro: nelle settimane scorse mi sono impegnata a ripianare il debito al Fondo globale, di Patrizia Sentinelli

di Redazione

Oggi l?Italia è ancora bloccata allo 0,13% nel rapporto tra Aiuto pubblico allo sviluppo e Pil, quando l?obiettivo fissato in ambito internazionale, da raggiungere entro il 2015, è lo 0,7%. L?impresa è molto complessa ma deve essere portata a compimento e una prima, seppur piccola, inversione di tendenza c?è già stata nella Finanziaria 2007, che ha aumentato da 382 a 600 milioni i fondi a disposizione della cooperazione. Ma non basta. Il nostro governo ha ereditato una pesantissima eredità rispetto al Fondo globale: oltre 150 milioni di debito per il biennio 2005-2006. Nelle settimane scorse mi sono impegnata a ripianare il debito di 20 milioni che interessava il 2005, con una parte dei fondi destinati alla cooperazione. Sono del parere che lo Stato debba fare la sua parte e vigilerò affinché questo accada. E sono del parere che su questi temi lo Stato debba essere in prima fila. Per questo ci siamo battuti per ottenere con le ong, la società civile e l?associazionismo diffuso l?incremento dei fondi per la cooperazione nella Finanziaria 2007. E per arrivare, anche sulla base del disegno di legge delega approvato venerdì 12 gennaio in Consiglio dei ministri, a una riforma che sappia rispondere meglio alle nuove esigenze dell?attuale cooperazione.

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