Quella del ministero del Lavoro è la relazione del Rapporto più corposa di tutte. E non solo perché il problema della disoccupazione è drammatico. Tanta attenzione è anche dovuta al fallimento della legge che disciplina le assunzioni obbligatorie (la 482/68) e alle mille polemiche intorno alla sua riforma. Il nuovo testo si è bloccato in commissione alla Camera dopo l?approvazione del Senato, un anno fa. Il punto su cui i politici non trovano un accordo è quello legato all?articolo 11, che prevede per le imprese la possibilità di ?piazzare? i lavoratori svantaggiati presso cooperative sociali invece di assumerli direttamente. Per alcuni è inaccettabile, perché scaricherebbe le aziende da ogni responsabilità e farebbe delle coop un ghetto. Altri sostengono che il mercato del lavoro ormai va così, che le cooperative sono l?unica reale possibilità di impiego per i disabili e che non serve fare leggi bellissime, ma inapplicate. Per capire le proporzioni della questione vale la pena ricordare che il ministero del Lavoro ha assunto direttamente solo 5 lavoratori dal ?93 (dal ?96, va detto, c?è il blocco delle assunzioni). E che qualche mese fa, per dare notizia dell?assunzione a termine presso la Telecom Italia mobile di 30 svantaggiati (handicappati e detenuti), si erano mossi addirittura due ministri: quello del Lavoro e il suo collega di Grazia e giustizia.
Ma veniamo al Rapporto. Significativi i dati che provengono dal ministero sulle coop. Alla fine del ?96, quelle di tipo B (cioè che hanno almeno un terzo dei soci composto da persone svantaggiate), erano 1.326 e davano lavoro a 15.746 persone svantaggiate. Di cui oltre 11 mila al Nord, 2.288 al Centro, poco più di mille al Sud e 800 nelle Isole. E la maggior parte lavora nei servizi (8.268).
Per quel che riguarda il collocamento obbligatorio, il rapporto evidfenzia che per i non vedenti c?è quasi la piena occupazione, con 13 mila persone assunte. Più in generale i lavoratori protetti occupati in base alla legge 482 sono circa 250 mila. Di questi 133 mila sono invalidi civili (53,2%), 55 mila orfani e vedove (22%) e 21 mila invalidi del lavoro (8,4%). I disoccupati sono circa 255 mila e di questi il 77 per cento sono invalidi civili.
Tra le cause di questa situazione va segnalata l?opposizione dei datori di lavoro ad applicare la legge. Una delle principali carenze dell?attuale sistema è il carattere prevalentemente assistenziale della disciplina, che non tiene conto né della qualificazione professionale del lavoratore protetto, né dell?esigenza delle aziende di avere lavoratori con le qualifiche richieste. Infine le sanzioni per chi non assume svantaggiati sono davvero ridicole. C?è anche la parte riservata ai consigli per il legislatore: introdurre il collocamento mirato, dare incentivi alle imprese che assumono e soprattutto sgravarle dagli altissimi oneri contributivi, stabilire delle sanzioni degne di questo nome e applicarle a chi non rispetta la legge. Consigli tutti contenuti nel progetto di legge fermo alla Camera. Tutti, tranne quello sulle coop sociali. Che rischia di far saltare la riforma. ?
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