Non profit
Quelle strane associazioni senza soci
Polonia: il dialogo con i cittadini è difficile, di Agnieszka Rymsza
di Redazione
Vista la scarsa cultura filantropica della Polonia e la povertà di gran parte della popolazione, le donazioni statali e il sostegno da parte delle imprese sembrano gli unici strumenti per alimentare il patrimonio finanziario delle organizzazioni non profit. Per questo le associazioni tendono a non contare sui fondi provenienti dalle quote d?iscrizione, e svolgono scarsa attività di reclutamento soci.
La legge sull?interesse pubblico e il volontariato, varata nel 2003, ha introdotto la definizione di «organizzazioni di interesse pubblico»: a esse i contribuenti possono devolvere fino al 1% delle imposte sul reddito. Nel 2005 lo ha fatto il 4,85% dei contribuenti (era il 3% nel 2004). Si evidenzia un certo distacco tra i cittadini e il non profit, particolarmente evidente nel caso delle fondazioni, che non dispongono di patrimoni (bastano 250 euro) e non effettuano erogazioni. Regolate da una legge del 1984, le fondazioni possono raccogliere fondi e cercare contributi per la propria mission senza obbligo di avere iscritti. Il risultato è che molte fondazioni sono di fatto associazioni senza soci.
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