Ucraina
Quelle 24 piazze collegate con la preghiera di pace a Kyiv
Alla preghiera interreligiosa promossa dal Movimento Europeo di Azione Nonviolenta parteciperanno anche il cardinale Edoardo Menichelli e gli abati di Montecassino e Montevergine. Collegate con piazza Sofia 24 città italiane
Sono cresciute nelle ultime ore le adesioni alla mobilitazione, l’undicesima dall’inizio dell’aggressione russa al popolo ucraino, che il Mean ha organizzato per l’11 luglio a Kyiv, giorno della memoria religiosa di San Benedetto, patrono di Europa, e della memoria civile della strage di Sebrenica.
In piazza santa Sofia a Kiev, cuore religioso dell’Ucraina, un centinaio di attivisti del Mean e i leader delle confessioni religiose locali daranno vita ad un momento di preghiera interconfessionale intitolato un Magnificat per l’Ucraina.
Contemporaneamente, in ventiquattro località italiane moltissime persone si uniranno in collegamento per condividere il gesto.
Ad animare queste piazze di Pace ci saranno parrocchie, comunità, associazioni, diocesi e comuni. Il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, guiderà il gruppo che si ritroverà nella sala municipale di San Severino Marche. Aderiscono anche le Abbazie di Montecassino, l’abate di Montecassino benedirà l’iniziativa di preghiera e di pace, e di Montevergine. Moltissimi conventi di clausura hanno assicurato che si uniranno spiritualmente in preghiera con la piazza di Kyiv.
La preghiera
Milano, Roma,Jevoli (Cz), Torino, Cazzago Di Pianiga (Ve), Lamezia Terme, Mesagne (Br), Rutigliano (Ba), Buriasco (To), Ostuni (Br), Roma Eur, San Giorgio Del Sannio (Bn), Roma, Castelbuono (Pa), Ancona, Cinisello Balsamo (Mi), Benevento, San Severino Marche (Ma), Abbazia Di Montecassino (Fr), Montevergine (Av), Palermo, Firenze, Castello Dell’acqua (So), Perugia: queste le 24 città che si sono organizzate per essere collegate con Kyiv.
Il gesto inizierà alle ore 17 italiane. Nella piazza Santa Sofia si ascolteranno le testimonianze dei gruppi scout locali e l’esperienza di nonviolenza attiva a fronte dell’aggressore russo della cittadina di Horodnya. Dopo di ciò il nunzio della Santa Sede, mons. Visvaldas Kulbokas aprirà la preghiera.
I vertici del Consiglio panucraino delle Chiese, della comunità ebraica e di quella islamica si alterneranno con gli ospiti italiani «per gridare come la piccola Maria – ha scritto mons. Kulbokas presentando l’iniziativa- che “i ricchi torneranno a mani vuote” e che “i troni dei potenti saranno rovesciati”, l’orecchio di Dio sarà teso sull’orecchio degli oppressi e gli oppressori, anche se apparentemente più forti sul campo militare, non potranno mai vincere contro la giustizia e la verità».
Dall’Italia interverranno in Cardinale Menichelli, l’abate di Montecassino, Antonio Luca Fallica, l’abate di Montevergine, Riccardo Luca Guariglia.
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Angelo Moretti, uno dei portavoce del Mean spiega che «Il gesto delle “piazze di Pace” è un segno tangibile di solidarietà e empatia da parte di numerose persone che non sono riuscite a venire a Kiev con noi. Le piattaforme digitali possono permettere di far risuonare la voce di persone fisicamente distanti, ma spiritualmente prossime a un popolo che anche in questi giorni continua a subire la brutale violenza degli aggressori russi, come ha drammaticamente dimostrato il bombardamento all’ospedale pediatrico di Kiev. Noi del Mean ci proponiamo così non solo come corpi di pace presenti nei luoghi del dolore ucraino, ma anche come ponte con chi è lontano dal teatro di guerra, ma vuole esprimere la propria vicinanza alla sofferenza di quella gente».
La preghiera interconfessionale potrà essere seguita anche dalla pagina facebook del Mean.
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