Famiglia

Quella positiva voglia di protagonismo dei ragazzi

«Ascoltare e dare valore ai desideri e ai pensieri dei minori. È questa la nostra ricetta che ha portato i bambini a diventare protagonisti». Così Piera Moro, direttrice del Villaggio Sos di Vicenza racconta come è nata l’idea del “sindaco del Villaggio”. A ricoprire la carica Elgvin, adolescente di origine albanese che è tra i protagonisti del magazine di febbraio dove racconta come ha imparato la parola “partecipazione”

di Antonietta Nembri

«Grazie a voi ci sentiamo molto seguiti, ma non ci sentiamo protagonisti». Parole che i ragazzi ospiti del Villaggio Sos di Vicenza hanno rivolto agli operatori e che, come ricorda la direttrice Piera Moro, «se da una parte poteva farci piacere perché riconosceva il nostro lavoro, dall’altra ha dato il via a una riflessione importante». Ed è nata proprio da questo scambio di pensieri un’idea che ha preso corpo un paio di anni fa: l’elezione del sindaco del Villaggio. Sul numero di Vita magazine di febbraio uno dei ragazzi protagonisti è Elgvin, diciassettenne di origine albanese accolto come minore straniero non accompagnato proprio al Villaggio Sos di Vicenza e che arrivando in Italia tra le prime parole apprese ha imparato “partecipazione”.



«C’è voluto un po’ di tempo per riuscire a elaborare il progetto», continua Moro (nella foto). «Siamo partiti dal lavoro fatto con gli adolescenti presenti quattro anni fa (la permanenza al Villaggio Sos è in media di un paio di anni) sui temi della Giornata dell’infanzia. Poi nel 2016 a Folgaria durante una sessione di formazione abbiamo approfondito il tema della partecipazione, il diritto dei ragazzi a essere ascoltati e il dovere di essere protagonisti».
Ma come rendere concreta l’analisi? «Il passo successivo è stato proprio quello di pensare a cosa fare al Villaggio Sos per far sì che il protagonismo dei ragazzi fosse reale e qui è nata l’idea del sindaco» ricorda la direttrice. «All’inizio l’abbiamo pensato come un rappresentante poi andando dietro alle idee dei ragazzi è emerso che un sindaco con una giunta era la modalità più adatta».

Sos Villaggi dei Bambini a livello nazionale e internazionale promuove da anni la partecipazione dei minori alle decisioni sul loro futuro e il loro diritto a esserne protagonisti. A Vicenza hanno declinato tutto questo in modo originale. «Abbiamo affiancato i ragazzi, ci sono state le candidature, la presentazione dei programmi e i cartelloni, abbiamo creato la cabina elettorale», racconta Moro che delle due esperienze “elettorali” (Elgvin è il secondo sindaco eletto dai ragazzi – ndr.) sottolinea il valore della partecipazione «attiva». «È stato un momento di vera educazione civica perché è stato anche il modo per far sperimentare il concetto di responsabilità. Che è di tutti».

La dimostrazione è che la prima eletta, una ragazza allora diciassettenne a metà del suo anno di mandato «ha un po’ mollato, nel senso che ha iniziato ad andare un po’ in crisi pensando al suo futuro da maggiorenne e i ragazzi se ne sono accorti e hanno protestato. Da lì le nuove candidature e l’elezione di Elgvin arrivato tra l’altro da pochi mesi», spiega Moro.
L’esperimento non ha riguardato solo gli adolescenti, ma anche i bambini più piccoli. «Uno di loro che ora è in quinta elementare voleva a tutti i costi una vasca con i pesci. Alle prime elezioni si era anche candidato, ora è l’assessore agli animali e al Villaggio Sos da poco abbiamo un bellissimo acquario che curano gli stessi ragazzi. Ogni volta che ci passo davanti non riesco a non pensare a come la partecipazione e la responsabilizzazione dei ragazzi sia una cosa bella».

Per Piera Moro la povertà educativa ha sì a che fare con la la carenza di mezzi, ma spesso anche con l’indifferenza degli adulti «ci sono contesti in cui ai bambini non mancano “cose”, ma noi adulti rischiamo di dimenticarci che hanno pensieri e desideri e a volte sostituiamo l’ascolto con degli oggetti. Per questo la provocazione dei ragazzi “ci state dando cose e stimoli che sono cose belle, ma non ci chiedete che cosa vogliamo” è stata più che positiva».

In apertura una panoramica del Villaggio Sos di Vicenza

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