Volontariato
Quel treno tedesco sferraglia verso oriente
Fallo anche tu. Da Salonicco a Istanbul in ferrovia
di Redazione
Questo pezzo di Grecia lega l?Europa all?Oriente. Apre la porta verso l?Est, verso la Turchia che è ancora Occidente ma che profuma e si veste già d?Oriente. Il treno che va da Salonicco a Instanbul è sempre pieno di giovani viaggiatori e avventurieri che scelgono questo mezzo per allontanarsi dall?Europa moderna e avvicinarsi gradualmente all?antica Costantinopoli.
Il convoglio che mi accingo a prendere è un autentico contenitore di razze: australiani, messicani, malaysiani, giapponesi riempiono gli unici tre vagoni. Nessun greco a bordo, forse solo qualche giovane turco che ritorna a casa dopo l?esperienza di viaggio in Europa. Molti dei passeggeri mi dicono di essere gli ultimi romantici alla ricerca del viaggio autentico.
Il treno è vecchiotto, malandato, rotto qua e là, e pieno all?inverosimile. Le scritte sbiadite in tedesco alle porte del bagno, nascondono un?altra identità: forse in un?altra vita doveva far parte del sistema ferroviario tedesco.
Dagli scompartimenti lasciati aperti per far circolare l?afa che si respira provengono suoni di lingue strane che si mischiano fra loro al grido fioco del venditore di frittelle che cerca di spillare qualche spicciolo in più a noi solo perché stranieri.
Andiamo davvero molto lentamente, tutti stravaccati sui sedili sfondati a fumare qualche sigaretta, e a scambiare idee e pensieri di viaggio e di vita. Qualcuno annota quest?atmosfera surreale sul proprio taccuino. Fuori la vegetazione cambia lentamente. Si susseguono ondulate distese di girasole, tratti di macchia mediterranea verdone scuro che si confondono ad infiniti villaggi e periferie di piccole città dai nomi impronunciabili. Il sole è basso e il finestrino aperto con il vento del mar di Marmara che espande la sua brezza, insieme alla voce del muezzin che come un canto si propaga in tutti gli altri vagoni, regala già un pezzo di Turchia.
Siamo in ritardo di due ore ma poco importa: credo che mi stia abbandonando completamente al ritmo lento di questi mezzi e al piacere di guardarmi intorno?
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