Cultura

Quel satellite argentato che scandisce la nostra esistenza.

La voce di Alce nero

di Gino Girolomoni

I miei vitellini nascono sempre in relazione alla fase lunare. Il ciclo delle donne, d?altronde, ha la stessa durata di quello del satellite della terra. Anche le semine e il taglio della legna vanno affrontate tenendo accuratamente in conto la fase lunare. È innegabile come il nostro satellite influisca sulla vita degli esseri umani. D?altronde è scritto nell?Esodo che Mosè sul Sinai (la cui etimologia vuol dire ?monte del Dio della luna?), ringrazia il Signore perché in quel luogo si sente più vicino a lui che in qualsiasi altro luogo della terra. E Mosè alludeva a una vicinanza fisica. Oggigiorno gli astronomi sostengono che il nostro satellite si sia formato cento milioni di anni dopo la nascita del sistema solare, a causa di una stella che colpì la terra e poi se ne distaccò. La luna sarebbe, quindi, una parte della terra in origine. L?alchimia la sostiene abitata da Dio e dagli Angeli e anch?io, quando mi trovo a girovagare ogni anno sull?altopiano di Har Karkom, nel deserto del Neghev tra Israele ed Egitto e sul biblico Monte Sinai, mi sento fortemente attratto da quello stupendo satellite argentato… ?bianco come la Luna?. Anzi sono ipnotizzato proprio dal mistero che nasconde e che Mosè certamente doveva conoscere.
Gino Girolomoni

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