Come per i cuochi del re cantati da Brecht, anche dietro a un Nobel per la pace c?è chi costruisce le strade degli ideali. Franca Faita, operaia e delegata sindacale della Valsella Meccanotecnica di Brescia, ha collaborato con Jody Williams nella Campagna contro le mine antiuomo, in una posizione particolare: Franca le mine le ha costruite per quasi trent?anni.
«Un giorno, era il 1994, i volontari della Campagna mi hanno chiamato a Milano e mi hanno mostrato dei pezzi di plastica chiedendomi se li conoscevo» racconta Franca. «Risposi che erano cose che producevamo noi. Loro mi hanno fatto capire che dovevo darci un taglio, e mi hanno presentato padre Marcello Storgato, coordinatore della Campagna». Da Storgato alla Williams. «Nel ?96, ci siamo incontrate nel corso di una manifestazione a Castenedolo. Dopo ci siamo scritte varie volte, e l?ho rivista all?incontro di Ginevra.
Una donna in gamba, però una donna troppo grande per me. Alla fine mi ha messo a mio agio, e ho capito che era dalla nostra parte». Tanto che Jody Williams aveva invitato anche Franca a salire sul palco di Stoccolma per la consegna del Nobel. «Una bella sorpresa. Ma non ho potuto andare perché avevamo dei problemi grossi in Valsella, c?era una riunione a cui non potevo mancare». Neanche un rimpianto per essere stata a casa? «Io rifarei quello che ho fatto: ho mandato una lettera che è stata letta, e l?effetto c?è stato comunque, la gente ha capito che queste mine non devono più farle né loro né altri».
Andrea Greco
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.