Su ?Fuori luogo? di maggio (il supplemento mensile de ?Il Manifesto? promosso e curato dal Forum Droghe, coordinamento di associazioni antiproibizioniste) c?è un curioso scambio epistolare tra l?Associazione provinciale insegnanti di sostegno di Modena e l?esperto del mensile, dr. Edoardo Polidori, del Ser.T di Faenza.
Gli insegnanti, non sappiamo se con un sottile gusto della provocazione, scrivono: «Siamo preoccupati per la possibile introduzione nelle farmacie, e quindi nelle scuole, del Metilfenidato (noto come Ritalin), un?anfetamina che appartiene ai farmaci d?abuso inclusa nella tabella 1 degli stupefacenti usata anche come ?terapia? farmacologica della cosiddetta ?sindrome da disturbi dell?attenzione». Fin qui i preoccupati insegnanti modenesi. La risposta dell?esperto è letteralmente ?stupefacente?, degna di un informatore delle multinazionali farmacologiche e non di un ?quotidiano comunista? (come specifica la testata de ?Il Manifesto?). Scrive infatti il dottor Polidori: «L?arrivo di un nuovo farmaco sul mercato è sempre un fatto positivo. Non va mai dimenticato che la registrazione di un farmaco avviene quando i vantaggi appaiono (con evidenza scientifica) superiori agli svantaggi». Cari amici de ?Il Manifesto?, vi siete chiesti in questa storia quali siano i vantaggi delle multinazionali e quali quelli dei consumatori?
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