Cultura
Quel Balconcino del Concertino di Torino
Lo spettacolo ideato da due ragazzi ogni domenica attira in un cortile torinese centinaia di persone e alcuni musicisti di fama. Tra punk lirico, teatro e collaborazioni ogni domenica regala un appuntamento unico. Ora però l'esperienza rischia lo stop
Tutto ha inizio nell'ottobre 2011. Una nuova casa, una nuova città, nuovi vicini. Inizia così la vita della coppia Maksim Cristan (scrittore e musicista croato) e Daria Spada (diplomata in canto lirico al conservatorio). Per rompere il ghiaccio e presentarsi ai condomini non sanno che fare. Poi l'idea: suoniamo per loro. Così inizia quello che tre anni dopo è ormai un appuntamento fisso delle domeniche torinesi. Il Concertino dal Balconcino. Il palcoscenico è appunto il balcone, tipico delle case di ringhiera, dell'appartamento di via Mercanti 3 che affaccia su un cortile. Il cortile è destinato al pubblico. Centinaia di persone che arrivano da tutta la città.
Non solo musica
Prima di entrare nel cortile il pubblico si può godere le pièce teatrali per “Radiocitofono” di due giovani attori Davide Simonetti e Daniele Vico
Le collaborazioni
Le performance, oltre ad attrarre diversi musicisti tra il pubblico hanno cominciato a vantare diverse partecipazioni anche nello spettacolo. Da lì sono passati infatti, tra i tanti, l’attrice teatrale Laura Curino, il cantautore Federico Sirianni e il poeta Guido Catalano, lo scrittore Karim Metref, la performer Xena Zupanic, il noto showman Mao, Lea Camarca, cantante lirica, la poetessa Clara Vajthò, il chitarrista Matteo Negrin, e l’attore Davide Simonetti. Gli ultimi sono stati i Kara Gunes, una delle band della rivolta di Gezi Park a Istanbul.
Punk lirico
La definizione che dà Daria Spada delle performance è: «Un concerto punk lirico senza regole, senza stress e a costo zero». Sperimentazione pure, sonorità punk (quelle di Cristan) che si sposano con il canto lirico (di Spada) e a cui si possono montare e smontare a piacimento pezzi come in un Lego musicale. A seconda dell'ospite, a seconda della giornata.
Rischio chiusura
C'è il forte rischio che quella che ormai era una tradizione di Torino venga cancellata perché non “a norma di legge”. L'amministratore del condominio, contro la volontà dei condomini, sta i fatti battendosi legalmente perché le esibizioni cessino. È partita una mobilitazione, ben oltre le mura del palazzo, perché si possa continuare con l'appuntamento domenicale.
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