Mondo

Quel bacio su un palazzo di Damasco

L’opera virtuale di un artista siriano in esilio ha conquistato il web. Un celebre quadro di Klimt immaginata sulla facciata distrutta di una casa

di Giuseppe Frangi

È l’immagine del momento: realizzata da Tammam Azzam, un artista siriano da un anno uscito dal suo paese per il timore di essere chiamato come riservista nell’esercito di Assad. Per colmare la lontananza dal suo paese Azzam ha iniziato a produrre una seire di opere concepite con l’obiettivo di bucare mediaticamente il web. Con la più recente ha decisamente centrato l’obiettivo: ha trasferito con photoshop un celebre quadro di Gustav Klimt sulla facciata di un palazzo di Damasco. Rilanciata nel web è diventato un fenomeno globale, con migliaia di condivisioni e di retweet in poche ore. Non è un murales, si badi bene, ma un murales virtuale. Che lui ha spiegato così: «Mi sono chiesto di come il mondo intero possa essere interessato all'arte e d'altro canto essere attento al fatto che 200 persone muoiono ogni giorno in Siria. Goya ha creato un lavoro ad immortalare l’uccisione di centinaia di innocenti cittadini spagnoli, il 3 maggio 1808. Quanti “tre maggio” ci vorrebbero per la Siria di oggi?».

Azzam è druso, è nato nel 1980 e oggi vive a Dubai, dove ha prodotto questa ultiam serie di opere per svegliare il mondo su quanto sta consumandosi in Siria. Nella mostra in corso a Dubai l’artista ha esposto un enorme codice a barre che ha preso la forma di un carrarmato che compone il numero delle persone uccise in Siria, oppure una grande mappa, della Siria insanguinata, di quasi 5 metri per lato per ricordare gli orrori quotidianamente in corso.


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