Giornata mondiale dell'Infanzia

Quei bambini che si prendono cura dei loro genitori

Anche quest'anno Comip, l'associazione nata da figli di genitori con sofferenza psichica, propone un film che dà voce ai tanti giovani caregivers. Per rompere lo stigma e far crescere l'empatia. Venerdì si potrà vedere gratuitamente "Il mio compleanno", che parla di un ragazzino che è stato allontanato dalla madre e vive fuori famiglia, ma a 18 anni vuole tornare con lei...

di Redazione

Ci sono anche loro, i bambini e i ragazzi che si prendono cura di un adulto. Una mamma o un papà con una malattia, una disabilità, spesso un disturbo psichico di cui si fa ancora più fatica a parlare. Da qualche anno, nella settimana della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Comip dà a tutti (ma soprattutto alle scuole) la possibilità di vedere un film importante, di quelli che arrivano alle mostre del cinema ma che poi riescono meno a girare, che in qualche modo affronta questo tema. Abbiamo visto così, Un giorno all’improvviso, King of Atlantis e Into dad’s woods.

Quest’anno la scelta è caduta su Il mio compleanno, un film di Christian Filippi che ha avuto un’ottima accoglienza al Festival del Cinema di Venezia. Il protagonista è un ragazzo che ha una madre con un disturbo di personalità, Riccardo. A 14 anni è stato separato da sua madre e vive in casa famiglia. Sta per diventare maggiorenne e realizzare il suo desiderio: raggiungere la donna, sostenerla e vivere insieme a lei. Si troverà di fronte a una scelta molto dura per un ragazzo della sua età (ne aveva scritto qui Stefano Laffi).

Anche Stefania Buoni, presidente e co-fondatrice di Comip – Children Of Mentally Ill Parents, è figlia di genitori che hanno attraversato entrambi l’esperienza della sofferenza psichica. Nata nel 2017, l’associazione è la prima in Italia creata da figli di genitori con un disturbo mentale, che sono stati da ragazzini i caregiver dei propri genitori e continua a battersi per dare voce a bambini, adolescenti e giovani adulti che hanno la mamma o il papà, talvolta entrambi, affetti da un disturbo psichico.

I giovani caregiver

«Le storie di noi figli sono un caleidoscopio», spiega Buoni, «ogni storia è a sé. Il film rappresenta solo uno dei tanti aspetti del complesso prisma a cui cerchiamo di dare voce. Non tutti i figli di genitori con un disturbo mentale vengono infatti separati dai loro genitori e non è sempre detto che chi ha una patologia psichiatrica non possa essere un buon genitore. La differenza la fanno la consapevolezza di malattia, la tempestività e la qualità delle cure e la loro continuità nel tempo».

Parlare di genitori con problemi di salute mentale è molto difficile, riflette Buoni: «Per questo come associazione non ci stancheremo mai di ripetere che il problema non è solo la malattia in sé, quanto lo stigma e la mancanza di supporto. Ogni figlio desidera che il proprio genitore stia bene, e il tabù impedisce di chiedere aiuto, di poterne parlare. Al posto dell’empatia, fa nascere il pregiudizio. I servizi territoriali sono spesso privi di risorse adeguate per far fronte ai bisogni della popolazione riguardo la salute mentale. Questo deve cambiare».

Dove vedere il film

L’evento, completamente gratuito, si svolgerà venerdì 22 novembre dalle ore 10.30 e al termine del film sarà disponibile una video intervista al regista e all’attore protagonista. Insegnanti e scuole, ma anche chiunque altro sia interessato alla visione, possono prenotare il proprio posto virtuale direttamente sul sito di MyMovies.

Le scuole possono richiedere ulteriori informazioni e materiale didattico di approfondimento scrivendo a: scuole@comip-italia.org. Il film e la registrazione della video intervista resteranno disponibili online fino alle 23.59 del 22 novembre.

Frame del film da ufficio stampa Comip.

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