Formazione

Quegli 800mila allievi senza cittadinanza

Il 10 e l’11 ottobre Tavola Rotonda ad Arezzo. Obiettivo: studiare le ricette migliori per promuovere il processo d’integrazione

di Francesco Mattana

Appuntamento ad Arezzo il 10 e 11 ottobre, per il XVI Convegno nazionale dei centri interculturali dal titolo Inter-generazioni. I nuovi italiani insieme nella scuola e nella città
L’obiettivo è fare il punto sugli 800mila allievi delle scuole italiane che non hanno la cittadinanza del nostro Paese. Una cifra importante, ben quattro volte superiore rispetto a dieci anni fa (nell’anno 2001/02 erano poco più di 196mila). La maggior parte di essi è nato in Italia da genitori stranieri che, per la legislazione vigente, non possono essere riconosciuti come cittadini a pieno titolo fino al compimento dei diciotto anni. 
 
Il Convegno –promosso da Oxfam Italia, insieme a Comune di Arezzo, Rete Nazionale dei Centri interculturali, Network europeo delle Città del Dialogo, Centro di Documentazione Città di Arezzo,  Centro COME di Milano e  Centro Interculturale di Torino sarà un momento di riflessione su come valorizzare a pieno la pluralità, la mescolanza tra le etnie, l’apporto benefico che deriva dall’intreccio di mentalità diverse.
 
L’elemento più importante su cui concentrarsi è la vulnerabilità di questi ragazzi. Alessandra Bechini, responsabile area intercultura di Oxfam Italia sottolinea che « una ampia letteratura evidenzia il profondo divario tra studenti autoctoni e studenti di origine immigrata nelle performance, negli esiti e nelle scelte dei percorsi scolastici successivi alla licenza media». Ma quali sono le ragioni di questo svantaggio? « un insieme di fattori che hanno a che fare con le motivazioni del singolo alunno, il contesto scolastico e territoriale, le risorse familiari. Occorre prestare molta attenzione soprattutto al delicato e “cruciale” momento di passaggio tra la scuola secondaria di I e II grado. Ad esempio pensare alla figura del “tutor interculturale”, che aiuta, accompagna e sostiene gli allievi in situazione di bisogno». In diverse città di è già avviata la sperimentazione di progetti a carattere interculturale: dall’accompagnamento educativo e scolastico (tutoring e mentoring), all’impegno civile e sociale (attraverso il servizio civile o il volontariato nei quartieri “multitenici”), alla riscoperta delle città e dell’appropriazione dei luoghi comuni. 
 
«Percorrere una via di speranza, allargare lo sguardo verso il presente e il futuro che il “qui e ora” prefigura » è l’auspicio di Stefania Magi, assessore all’integrazione del Comune di Arezzo. È la via giusta da imboccare perché «gli apporti di creatività, innovazione culturale, impegno civico che ci vengono dai “nuovi cittadini” rappresentano un messaggio positivo di ricominciamento e di cammino aperto al protagonismo di tutti». 
 
 
 
L’evento si terrà presso la Sala Convegni Borsa Merci e la Casa delle Culture. Parteciperanno studiosi e rappresentanti delle più importanti realtà italiane che da anni operano su questi temi. 
La sera del 10 l’OMA –Orchestra Multietnica di Arezzo– intratterrà il pubblico con uno spettacolo musicale presso il Teatro della Bicchieraia, nel centro storico della città. 
 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.