Welfare

Quattro campioni per la Giornata mondiale senza tabacco

«Non c'è proprio niente di figo nella sigaretta»: così Gianmarco Tamberi, campione mondiale di salto in alto, si rivolge ai più giovani nella campagna di AIRC per la prevenzione del tumore al polmone. In Italia fra i 13 e i 15 anni un ragazzo su cinque fuma quotidianamente

di Redazione

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il fumo di sigaretta è la più importante causa di morte evitabile: ogni anno in tutto il mondo il fumo provochi un numero di vittime maggiore di quelle causate da alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Il rischio relativo dei fumatori rispetto ai non fumatori è aumentato di circa 14 volte e aumenta ulteriormente fino a 20 volte nei forti fumatori (oltre le 20 sigarette al giorno).

L’abitudine al fumo tra i più giovani è particolarmente preoccupante: in Italia, già fra i 13 e i 15 anni un ragazzo su cinque fuma quotidianamente sigarette tradizionali e il 18% utilizza sigarette elettroniche. Il consumo inizia generalmente durante l’adolescenza e spesso anche prima. Nel 2018 quasi 100mila ragazzi hanno provato a fumare prima ancora di compiere i 12 anni.

Per celebrare la Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio 2021 Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha chiesto a quattro campioni dello sport e dello spettacolo di raccontare perché hanno scelto di non fumare, smontando alcuni falsi miti legati al fumo:

Capitano della squadra AIRC è Gianmarco Tamberi, campione mondiale di salto in alto, che già lo scorso anno scese in campo al fianco dei ricercatori per sensibilizzare i più giovani sui rischi del fumo. Gimbo quest’anno rilancia il suo impegno rivolgendosi in modo specifico agli adolescenti e alle adolescenti per metterli in guardia dai danni della sigaretta.

Gaudiano, vincitore del Festival di Sanremo 2021 nella sezione Nuove Proposte, ha perso il padre per un tumore e ha scelto di impegnarsi in prima persona per dissuadere i ragazzi dall’utilizzo di sigarette elettroniche e a riscaldamento di tabacco, spesso usate nella falsa convinzione che siano innocue.

Mara Navarria, campionessa del mondo di spada, ha accettato con slancio l’invito a far parte di questo poker di campioni. Nella sua “Pillola di Salute” ricorda i principali fattori di rischio che possono stimolare lo sviluppo del cancro e invita tutti noi ad adottare comportamenti salutari per mantenerci in forma. A completare il team Margherita Granbassi, campionessa olimpionica di fioretto e da moltissimi anni Ambasciatrice AIRC: a lei il compito di fornire tre consigli sul perché sia fondamentale non fumare o comunque smettere.

Il fumo è causa dell’85-90% dei casi di tumore del polmone e inoltra aumenta il rischio di sviluppare tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell'esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e alcune leucemie. In Italia il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne: nel 2020 sono state stimate circa 40.800 nuove diagnosi e la sopravvivenza a 5 anni è pari al 16,7%, condizionata negativamente dalla grande proporzione di pazienti diagnosticati in stadio avanzato. Solo nel 2021 Fondazione AIRC ha investito oltre 6,9 milioni di euro per sostenere 69 progetti di ricerca e borse di studio contro il tumore del polmone, per lo studio di nuovi strumenti di diagnosi precoce, l’individuazione delle caratteristiche molecolari dei vari tipi di cancro e la sperimentazione di terapie mirate.

Per sostenere la ricerca di AIRC sul tumore del polmone:

  • fai una donazione con carta di credito su airc.it o al numero verde 800 350 350
  • chiama il 4 5 5 2 1 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o inviando al 4 5 5 2 1 uno o più SMS del valore di 2 euro.

Foto di Filippo Giaccaglia

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