Non profit
Quattro blogger in campo per arruolare volontari
Polonia la campagna "Pomagam bo!"
Per chi non conoscesse bene il polacco, «Pomagam bo!» non è né un antico richiamo di guerra celtico, né un tipico antipasto africano. Ma si tratta di una una call to action della società civile. Tradotte in italiano, le due parole significano: “sono volontario perché…”, e danno nome a una campagna per il volontariato co-finanziata dalla Commissione Europea (www.pomagambo.pl).
Pomagam bo! si svolge interamente online, e vuole incoraggiare i giovani a farsi cittadinanza attiva, mostrando l’impatto concreto che le attività di volontariato possono avere sia sul territorio che sulle persone. «Il volontariato può essere l’avventura di una vita», spiega Aneta Godynia, coordinatrice della campagna, «soddisfa tanti desideri profondi, crea innumerevoli opportunità e ti aiuta a vedere le cose da punti di vista diversi, qualità importante sia nella vita personale che in quella professionale».
Protagonisti di questa avventura sono quattro volontari: Anna, Piotr, Marta e Mariusz che, oltre al volontariato, hanno in comune il fatto di essere stati selezionati dalla Federazione di Associazioni Regionali per fare parte di un concorso di blogging. Anna è avvocato, Piotr è in pensione, Marta fa la maestra e Mariusz lavora per un’associazione non profit. Ogni settimana, dal 1 marzo fino alla fine di aprile, i blogger hanno sperimentato vari linguaggi del web per convincere il pubblico che il volontariato fa bene.
In un paese dove il ricordo del “servizio volontario obbligato” in vigore durante il regime comunista non è ancora del tutto dimenticato, la sfida è di convincere i giovani che il volontariato non è solo lavoro gratuito. «Vorremmo che diventasse una moda», sogna Godynia. «Il problema è che in Polonia solo il 13% della popolazione svolge attività di volontariato, mentre la media europea è intorno al 23%. Vogliamo abbattere definitivamente le barriere che impediscono lo sviluppo della cittadinanza attiva nel nostro paese».
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