Mondo

Quattro anni di Intifada, 3500 morti

Tra questi quasi 700 sono i minorenni, sia palestinesi che israeliani

di Gabriella Meroni

Oltre 3.500 morti sono il bilancio della seconda intifada palestinese contro l’occupazione israeliana della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Sono le cifre fornite dall’organizzazione non governativa pacifista israeliana ‘Betselem’, nel quarto anniversario della rivolta palestinese iniziata il 28 settembre del 2000. Nella spirale di violenza hanno perso la vita 2.872 palestinesi, 635 israeliani e 40 stranieri. I dati, aggiornati al 23 settembre, precisanto che tra le vittime palestinesi vi sono 1.544 civili che non avevano niente a che fare con la lotta armata, di cui 588 minorenni. Tra le vittime israeliane degli attacchi palestinesi hanno perso la vita 110 minorenni. L’organizzazione precisa che sono stati arrestati 7.366 palestinesi, di cui 386 sono minorenni, altri 760 sono detenuti senza incrimazione formale, ne’ assistenza legale e senza la prospettiva di un processo. Nel quarto capitolo del rapporto Betselem, intitolato “Punizioni collettive”, si afferma che in questi quattro anni sono state demolite per rappresaglia o per ragioni di sicurezza dall’esercito israeliano 3.700 case palestinesi. Una politica definita “immorale” anche da quattro alti ufficiali dell’Esercito in una lettera aperta pubblicata oggi dai giornali israeliani.


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