Famiglia

Quasi la metà delle truffe sui fondi Ue sono compiute da donne

Lo rivela il rapporto annuale al Parlamento del SAeT (il Servizio Anticorruzione e Trasparenza del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione)

di Redazione

I reati contro la Pubblica amministrazione sono attribuibili in alte percentuali alle donne. Al primo posto figura il reato di indebita percezione di contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni concesse o erogate da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunita’ Europee: qui le donne denunciate sono il 42,5 % del totale: 3.301 su 7.754. La notizia e’ contenuta nel Rapporto annuale al Parlamento del SAeT (il Servizio Anticorruzione e Trasparenza del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione) Per quest’ultimo reato, punito dall’articolo 316 ter del codice penale, vi sono alcune regioni nelle quali il numero delle donne denunciate dal 1 gennaio 2004 al 30 giugno 2009 e’ superiore a quello dei segnalati di sesso maschile. Si tratta dell’Abruzzo (27 donne e 24 maschi), della Basilicata (99 donne e 64 maschi), della Campania (299 donne e 158 maschi), con le Marche che presentano un ex aequo (61 donne e 61 maschi). Dal 1 gennaio 2004 al 30 giugno 2009 sono state denunciate 19.394 donne per reati contro la Pubblica Amministrazione. Il 24.45 % delle 79.321 persone complessivamente segnalate all’autorita’ giudiziaria dalle forze di polizia. La Puglia si colloca al primo posto per numero totale di donne denunciate per reati contro la Pubblica Amministrazione (3.184), seguita dalla Sicilia (2.979), dalla Campania (2.786) e dalla Calabria (2.131). Fanalini di coda la Valle d’Aosta (104) e il Molise (119).

Piu’ interessante appare il dato della percentuale di donne denunciate sul totale delle persone segnalate: qui al primo posto si trova la Valle d’Aosta (il 41%, con 104 donne denunciate su 254 segnalati), seguita da Trentino Alto Adige (il 32%, 239 su 739), Friuli V.G. (il 31%, 524 su 1.717), Puglia (il 30%, 3.184 donne su 10.441), Campania (il 28%, 2.786 donne su 9.891), Emilia Romagna (il 28%, 456 su 1.840), Piemonte (il 27%, 712 su 2.679), Marche (il 26%, 295 donne su 1.127) e Veneto (il 25%, 781 su 3.062). Quanto alla tipologia di reato consumato, si registra una bassa presenza femminile per i reati di concussione (142 donne denunciate su 1.643 segnalati) e di abuso d’ufficio (2.246 donne su 16.885 segnalati), una frequenza piu’ significativa per quello di corruzione (876 donne su 5.859 segnalati) e una piu’ rilevante per quello di truffa aggravata tesa a percepire indebitamente finanziamenti pubblici (11.154 donne su 35.053 segnalati).


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