E’ stata del 97,7% la percentuale di lavoratori del terzo turno della Fiat di Mirafiori che hanno votato al referendum sul piano di rilancio dello stabilimento torinese che prevede un investimento da 1 miliardo e nuove regole in tema di orari, flessibilità e rappresentanza. I dati sono stati forniti dalla commissione elettorale. Su 393 presenti i votanti sono stati 384.
Le urne si sono riaperte questa mattina alle 8,45, per tre ore, per i lavoratori del primo turno poi nel pomeriggio toccherà a quelli del secondo turno. Il voto si concluderà alle 19,30 dopodiché si procederà allo spoglio delle schede. Il risultato previsto in serata.
“Credo che non bisogna sovraccaricare i lavoratori di Mirafiori di troppe responsabilità. Quello è un modello che non va bene per descrivere un futuro”, afferma il leader della Cgil, Susanna Camusso
“Un’affluenza così elevata era inevitabile, del resto è la Fiat che sta organizzando il voto, dunque non ci stupisce”, afferma il responsabile auto della Fiom, Giorgio Airaudo, che aggiunge: “Discutere di percentuali non mi appassiona in modo particolare in questo caso perché penso che questo voto non sia né libero né legittimo. I lavoratori hanno dimostrato molto coraggio ora voteranno secondo le loro possibilità”.
Anche per il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, una partecipazione molto alta al referendum era scontata “perché i lavoratori hanno capito che la posta in gioco è alta e si sono assunti la responsabilità di questo”. “All’interno della fabbrica il clima è disteso – aggiunge – abbiamo chiesto un sì consapevole e convinto, non un sì per il ricatto e per la paura, ma un siì per lo sviluppo e speriamo che prevalga”.
“Siamo di fronte a un dato altissimo che se verrà confermato anche al primo e secondo turno supererà perfino l’esito di Pomigliano”, dice dal canto suo il responsabile auto della Fim, Bruno Vitali. “Questo dato – aggiunge – significa che i lavoratori hanno consapevolezza che si tratta di un voto importante, speriamo che sia un risultato positivo, sarebbe la prima volta che vinciamo un referendum a Mirafiori. Certo è – conclude – che non ho visto la disperazione veicolata in questi giorni sui media, chi va a votare lo fa con tranquillità anche se è preoccupato perché lo fa dopo essersi fatto i conti in tasca e sa che c’è in gioco il suo futuro”.
Non mostra sorpresa neanche la responsabile auto Uilm del Piemonte, Flavia Aiello, ai dati sulla percentuale del voto a Mirafiori: “Il dato non ci sorprende perché sapevamo che il problema era molto sentito, del resto stiamo discutendo del loro futuro”, commenta.
Intanto volantini siglati Movimento comunista rivoluzionario con una stella a cinque punte di colore nero racchiusa in un cerchio sono stati trovati all’interno dello stabilimento Fiat di Mirafiori in una stanza attigua a dove si svolgono le operazioni di voto per il referendum sul piano di rilancio dello stabilimento torinese. Analoghi volantini intitolati ‘E’ l’ora della coscienza rivoluzionaria!!’ sono stati distribuiti ieri sera davanti alla posta durante il cambio turno.
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