Solo a livello lombardo, la filiera delle costruzioni si compone di oltre 15.000 imprese appartenenti al settore industriale, molte delle quali leader a livello nazionale ed internazionale nella produzione di materiali da costruzione, tecnologie impiantistiche e per la produzione di energia.
Da questo retroterra produttivo parte la nuova sfida della “green economy” in edilizia, tutta giocata sull’integrazione di filiera tra generatori di innovazione di prodotto (l’industria delle tecnologie per le costruzioni) ed utilizzatori (le imprese edili) a livello di innovazione di processo.
Basti pensare alla recente accelerazione delle energie rinnovabili, che conta ormai migliaia di nuovi posti di lavoro nel solare fotovoltaico e ai possibili sviluppi di nuove rinnovabili, da potenziare in relazione alle specifiche vocazioni dei territori: dal solare termico al micro-eolico, dal biogas alla micro-cogenerazione, dalla geotermia alle fuel-cells, senza dimenticare le tecnologie domotiche e la building automation. Per non parlare poi del risparmio idrico, della gestione del ciclo dei rifiuti, della depurazione e del riutilizzo dei reflui, dell’integrazione del verde negli edifici.
Tutte politiche che richiedono un sostegno istituzionale “di sistema”, basato, oltre che su adeguati incentivi, soprattutto su regole chiare, politiche di promozione, procedure snelle e veloci.
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