Volontariato
Quanto pesa la cultura?
Chili di libri e quaderni gravano sulle spine dorsali dei ragazzi. I genitori si preoccupano, i sindaci vietano, i deputati presentano interrogazioni.
Chissà quante volte ciascuno di noi, da ragazzo, ha sentito i propri genitori imprecare contro la cartella che ci trascinavamo dietro quando andavamo a scuola perché troppo pesante e quindi dannosa per la colonna vertebrale. «Ti verrà la scoliosi», era il minimo che ci si poteva sentir dire. «Ma è proprio necessario che ti porti a scuola tutti quei libri, quaderni, atlanti e vocabolari?». La cara vecchia cartella oggi è quasi del tutto scomparsa. Il suo posto è stato preso da comodi – spesso avveniristici – zainetti. Ma le domande dei genitori ai figli scolari sono sempre le stesse, anzi, la preoccupazione che anche gli zainetti possano nuocere alla salute delle schiene dei figli è persino aumentata. Al punto che durante gli ultimi due anni scolastici la questione della diminuzione del peso degli zaini è stata oggetto di disposizioni di sindaci e di interrogazioni parlamentari, mentre lo stesso Consiglio superiore della sanità, nel 1995, ha istituito una apposita commissione che ha espresso un parere inviato a tutti i provveditorati agli studi d?Italia.
Tuttavia, nonostante sia dato di riscontrare una così elevata e diffusa sensibilità su questo tema, risultano pressoché inesistenti ricerche medico-scientifiche originali – nazionali e internazionali – sull?argomento che non si limitino a una pura e semplice verifica del peso contenuto negli zainetti.
Per colmare una simile lacuna, per certi versi davvero inspiegabile, l?Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico della Fondazione Pro Juventute Don Gnocchi ha iniziato da più di un anno una ricerca finalizzata allo studio del comportamento della colonna vertebrale degli scolari quando vengono sottoposti al carico dello zainetto. Obiettivo dello studio è quello di superare luoghi comuni e affermazioni di principio, offrendo risposte puntuali al problema tramite un?indagine ad ampio spettro che coinvolge le classi di prima media di un intero distretto scolastico (quello del Comune di Bresso, vicino a Milano).
Il progetto, denominato ?Italian Backpack Study?, è stato approvato dal Comitato etico e prima di procedere alla sua realizzazione entrambi i genitori di tutti i partecipanti hanno firmato un consenso informato.
Esso prevede che ciascun ragazzo soggiorni presso la Fondazione per un?intera giornata scolastica per essere sottoposto a tutta una serie di valutazioni di base con strumenti di misura innovativi e di avanguardia: risposte a un questionario sulla prevalenza, le caratteristiche cliniche e i fattori di rischio del mal di schiena; visita ortopedica, misurazione di peso e altezza, calcolo dell?indice di massa corporea; forza, articolarità e postura; cammino; sistema di controllo della postura e della deambulazione; consumo di ossigeno durante la deambulazione.
Questi dati di base – che includono la valutazione con uno zaino di otto chilogrammi su entrambe le spalle, con il medesimo carico su una spalla sola, con uno zaino di dodici chili su entrambe le spalle, con e senza uno zaino di otto chili dopo aver camminato per sette minuti con il medesimo zaino in spalla – verranno studiati individualmente prima di cominciare a effettuare controlli incrociati con ulteriori dati raccolti.
Sebbene sia previsto che l?intero progetto di ricerca si concluderà nel maggio del 1999, cominciano ad emergere i primi risultati che verranno presentati nel corso di una conferenza stampa che si terrà il prossimo 9 settembre a MIlano, presso il Centro Medico sociale della stessa Fondazione Don Gnocchi. E, contrariamente a quanto ci si poteva verosimilmente attendere, non sembra sussistere una correlazione diretta tra il carico dello zaino sopportato giornalmente dai ragazzi in età scolare e le loro caratteristiche antropometriche.
In particolare, sono tre le conclusioni che già è possibile trarre dalle analisi sin qui condotte (ma che, va ribadito ancora una volta, non sono assolutamente da considerarsi definitivi):
- i parametri correlati allo zainetto (fatica a portarlo, sentirlo pesante, tempo in cui viene portato) sono fattori di rischio per il mal di schiena, ma non sono pericolosi in sé (tranne, forse, il tempo di trasporto);
- il pericolo deriva semmai da una combinazione tra il peso dello zainetto e la costituzione fisica del ragazzo;
- ne consegue che i ragazzi maggiormente impegnati in attività sportive sopportano meglio il peso dello zainetto e soffrono meno di mal di schiena.
Istruzioni per l?uso
Al momento dell?acquisto ricordarsi che
- Lo zaino è ?come un vestito?: controllare che la taglia sia giusta
- Uno zaino grande sarà probabilmente uno zaino di grande peso
- Gli zaini con aperture a soffietto offrono un maggior volume e danno un maggiore sbilanciamento posteriore
- Uno zaino senza schienale provoca un accumulo del peso verso il basso (effetto ?sacco di patate?)
- Anche lo zainetto a vuoto ha un suo peso che contribuisce al totale
- Le bretelle devono essere ampie ed imbottite
- È sempre meglio che ci sia una cintura addominale con fibbia
- È opportuno che ci sia una solida e confortevole maniglia
Modalità d?uso
- Riempire lo zainetto partendo dallo schienale con i libri più grandi e pesanti e continuando con libri, quaderni o altro di dimensioni, volume e peso minore
- Indossare lo zainetto utilizzando entrambe le bretelle
- Regolare bene e sempre le fibbie delle bretelle
- Ricordarsi di usare sempre e bene la cintura di fissaggio addominale
- Lo schienale rigido dovrà essere sempre aderente alla schiena
- La parte inferiore dello zainetto indossato non deve oltrepassare la linea delle anche
- Saltuariamente si può usare lo zainetto, se il suo peso non è eccessivo, come cartella utilizzando l?apposita maniglia
Cosa evitare
?Decalogo? elaborato dalla Fondazione
Pro-Juventute Don Carlo Gnocchi, Milano
Nessuno ti regala niente, noi sì
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